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Scuola sicura si diventa

Lo scorso mese di dicembre, nella sede catanese di Cittadinanzattiva si è tenuto un incontro sul tema "Scuola Sicura si diventa", al quale hanno partecipato i dirigenti scolastici e i responsabili della sicurezza nelle scuole di Agrigento e di Catania e provincia.
Nel corso dell’incontro, svolto nell’ambito del programma regionale di Cittadinanzattiva "Imparare sicuri" coordinato da Irene Ferrera, sono intervenuti Domenico Fiore, ingegnere capo del Genio Civile del Comune di Catania, e Luigi De Luca, presidente dell’Associazione dei Vigili del fuoco professionisti. Il primo si è soffermato sul quadro normativo che ha regolamentato la materia dal 1981 ad oggi, sottolineando altresì la necessità di efettuare un monitoraggio dello stato delle strutture pubbliche, sia degli edifici vecchi che di quelli nuovi, e l’esigenza di tener conto delle eventuali modifiche strutturali avvenute nel corso degli anni per opere di ristrutturazione, che potrebbero aver ridotto la stabilità dell’edificio nel caso di eventi sismici.
Il presidente dell’Associazione Vigili del fuoco ha invece puntualizzato come occorra mettere in atto nelle scuole un progetto di formazione degli utenti, per far acquisire loro la necessaria consapevolezza, e come sia necessario rivedere i piani di evacuazione in favore di un piano di emergenza complessivo.
Mimma Modica Alberti, segretaria regionale di Cittadinanzattiva, ha illustrato i risultati di un monitoraggio promosso dallo "Sca" (Scuola di Cittadinanzattiva), che ha riguardato 70 istituti scolastici italiani dei vari ordini e gradi. Dall’indagine emerge che, mediamente, in quattro scuole su cinque non esistono documenti relativi ai possibili rischi né piani di emergenza, non vengono realizzate iniziative di formazione e informazione relative alla sicurezza. Inoltre, in quasi nove scuole su dieci l’atrio d’ingresso non dispone degli standard di sicurezza adeguati.
Nel 91% delle scuole monitorate non esiste un agile accesso per le persone disabili. Nel 70% dei casi le scale non sono fornite di gradini antiscivolo e solo una scuola su tre possiede scale di sicurezza.
Soltanto nel 36% delle scuole oggetto dell’indagine è stata installata la chiusura antipanico ed appena una scuola su dieci dispone di corrimano adeguati. In nove edifici scolastici su dieci la prevenzione antincendio è quasi nulla.
A conclusione del dibattito, in attesa di un nuovo incontro che dovrebbe svolgersi un paio di mesi dopo il primo, sono stati individuati due possibili ambiti di lavoro da sviluppare: uno riguarda la verifica dello stato di sicurezza degli edifici che ospitano le scuole e l’altro la revisione dei piani di protezione civile comunali e dei piani di evacuazione degli stessi edifici scolastici.
Maggiori informazioni sul programma "Imparare sicuri" possono essere richiesti inoltrando una e-mail al seguente indirizzo di posta elettronica: irferre@tin.it, cliccabile da "Ulteriori approfondimenti".

Andrea Toscano

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