Il conflitto in corso sul suolo ucraino ha comportato la sospensione – peggio ancora l’interruzione – dell’erogazione di quei servizi di base per le comunità locali. Sanità, trasporti ed istruzione vedono sempre meno fondi, devoluti all’acquisto di armamenti ed alle migliorie varie delle strategie di difesa. Migliaia di edifici ad uso pubblico – tra cui figurano stazioni ferroviarie ed aeroportuali, ospedali, scuole e atenei – sono stati distrutti in quanto al centro di scontro diretto, per errore o con il fine di terrorizzare la popolazione circostante. I docenti, specie se giovani, in salute ed adulti sono in trincea, mentre la restante parte del personale scolastico provvede come può nell’erogazione di una didattica continuativa: sono note le immagini di un docente che, dal campo di guerra, intratteneva i rispettivi studenti con una lezione di filosofia leggendo un estratto.
I fondi per le scuole sono in declino: queste chiudono, la didattica viene trasferita a distanza, ma molte famiglie contavano e continuano a contare sul supporto degli istituti scolastici nelle vicinanze, ora distrutti o chiusi per motivi di sicurezza. La realizzazione di un istituto scolastico sotterraneo nella regione di Kharkiv – primo dalla caduta dell’URSS – è testimonianza di quanto le guerre cambino profondamente lo spazio urbano di uso collettivo e quale sia la risposta delle popolazioni sottoposte allo stress bellico. Valutiamo in dettaglio come il sistema scolastico ucraino sta reagendo al conflitto.
Lo ha affermato Human Rights Watch in un rapporto e in un video diffusi a fine 2023. Dal febbraio 2022, secondo i dati del governo ucraino, oltre 3.790 strutture educative sono state danneggiate o distrutte, interrompendo gravemente l’accesso all’istruzione per milioni di studenti. Il rapporto di 71 pagine, “Tanks on the Playground”, documenta i danni e la distruzione di scuole e asili in quattro regioni ucraine durante i primi mesi di combattimenti. La maggior parte dei danni alle strutture educative sono stati causati da attacchi aerei, bombardamenti di artiglieria, attacchi missilistici e, in alcuni casi, attacchi con munizioni a grappolo, che hanno causato danni significativi ai tetti, crollo di muri e ingenti detriti nelle aule. Le scuole vennero inoltre saccheggiate dai rispettivi occupanti. “I bambini ucraini hanno pagato un prezzo elevato in questa guerra perché gli attacchi all’istruzione sono attacchi al loro futuro”, ha affermato Hugh Williamson, direttore della divisione Europa e Asia centrale di Human Rights Watch. “La comunità internazionale dovrebbe condannare il danno e la distruzione delle scuole in Ucraina e il saccheggio da parte delle forze russe”.
L’istruzione in Ucraina è sotto attacco dalle prime escalation belliche risalenti al 2014. L’operazione militare condotta su vasta scala da parte della Russia nel 2022 ha portato a ulteriori attacchi e all’uso militare delle scuole, che, insieme agli effetti complessivi della guerra, hanno gravemente compromesso l’istruzione dei bambini ucraini. già colpiti dalla chiusura delle scuole a causa della pandemia di Covid-19. Molti studenti delle scuole danneggiate o distrutte hanno dovuto continuare i loro studi in altre scuole, studiando a turni o a distanza, il che ha eroso la qualità dell’istruzione, ha affermato Human Rights Watch. Gli attacchi delle forze russe alle infrastrutture elettriche e le conseguenti interruzioni di elettricità e Internet hanno spesso ostacolato l’apprendimento a distanza. Il governo ucraino ha adottato diverse misure chiave per proteggere l’istruzione dagli attacchi. Nel 2019, l’Ucraina ha approvato la Dichiarazione sulle scuole sicure, un impegno politico internazionale che mira a proteggere l’istruzione dagli effetti peggiori dei conflitti armati. Nell’agosto 2021, l’Ucraina ha adottato un piano d’azione per soddisfare i requisiti della dichiarazione. A gennaio 2022, mille ufficiali militari ucraini erano stati formati sulla Dichiarazione sulle scuole sicure e sulle “Linee guida per la protezione delle scuole e delle università dall’uso militare durante i conflitti armati” della Dichiarazione.
Numerosi video circa il primo giorno di scuola per gli studenti della prima “underground school” a Kharkiv circolano da oltre un mese sulle maggiori piattaforme stream. Si intravedono due insegnanti che accolgono studenti con un sorriso alla porta d’acciaio, e giù per le scale di cemento madre e figlia hanno attraversato rumorosamente, mano nella mano, un’altra porta blindata e sono finite nel bunker per il primo giorno di scuola. Centinaia di bambini hanno iniziato le lezioni questa settimana in Ucraina. la prima scuola bunker appositamente costruita, a 6 metri (20 piedi) sotto terra per proteggerli dagli attacchi di droni e missili russi. Alla scuola elementare 155 di Kharkiv si accede attraverso una porta posta in una piccolo vano di cemento bianco sul marciapiede. In fondo alle scale le aule si diramano in un corridoio. Non ci sono finestre, ma le stanze sono ben illuminate e i corridoi dipinti di bianco e verde lime. La seconda città più grande dell’Ucraina, situata nel nord-est del paese vicino al confine russo, è stata sotto incessante attacco russo. Nelle ultime settimane i combattimenti si sono intensificati e gli attacchi aerei sono diventati più costanti mentre l’offensiva russa nelle campagne circostanti ha respinto le truppe ucraine. In questi giorni di guerra, la maggior parte dei bambini di Kharkiv studia a casa su un computer.
Tale iniziativa è parzialmente sostitutiva delle cosiddette “scuole metro”. Gli studenti venivano dal primo settembre scorso trasportati con gli autobus e apprendevano in due turni: il primo inizia alle 9:00 ora locale, seguito da quello tardivo delle 13:00. La polizia e i soccorritori sono in servizio in ogni stazione della metropolitana. “Lezioni nella metropolitana. Potresti mai immaginare che i bambini ucraini studieranno nella metropolitana? Questa è la nostra realtà adesso”, disse all’epoca il ministro degli Interni ucraino Ihor Klymenko. Kharkiv – la seconda città più grande dell’Ucraina situata a soli 30 km dal confine russo – è stata pesantemente bombardata durante le prime settimane dell’escalation militare.
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