A partire da lunedì 8 marzo in Piemonte l’attività didattica di seconde e terze medie e delle scuole superiori si svolgerà in dad al 100%, per 15 giorni. Ad annunciarlo su Facebook è Alberto Cirio, il Presidente della regione.
Per quanto riguarda gli altri ordini e gradi di scuola, quindi infanzia, primaria e classe prima della secondaria di I grado, bisognerà attendere venerdì.
Infatti, Cirio scrive: “Venerdì 5 marzo, alla luce dei dati degli oltre 30 distretti sanitari del Piemonte, si procederà con misure più restrittive estendendo la didattica a distanza anche per gli ordini e gradi scolastici inferiori nelle aree dove l’incidenza dei contagi supera la soglia di allerta (250 casi ogni 100 mila abitanti) o sono presenti gli altri parametri in attuazione del nuovo DPCM (presenza certificata di casi da variante con azioni restrittive già attuate e incremento improvviso di contagi nell’ultima settimana).”
Quindi, ad un anno di distanza dal primo lockdown che colpì l’Italia a partire da marzo 2020, si sta facendo sempre più strada l’ipotesi di sospensione totale dell’attività didattica in presenza in tutte le scuole.
“Il contagio in questa terza fase pandemica – fa sapere il Governatore – ha colpito maggiormente la parte occidentale del Piemonte, mentre dati migliori si registrano nella parte orientale. Pertanto sono osservate speciali le aree del Torinese, Cuneese, Vercellese e Vco. Si aggiunge poi il tema della variante inglese, presente in modo diffuso in tutto il Piemonte nella metà dei casi e che ha una elevatissima velocità di diffusione e colpisce di più anche le fasce giovani della popolazione. Per questa ragione è necessario intervenire in modo rapido“.
“Pur nella necessità di tutelare la salute, – conclude – cercheremo di salvaguardare il più possibile la didattica in presenza nella fascia dagli 0 ai 6 anni, per gli studenti disabili e i laboratori“.