Si è svolto a Roma presso la Sala Santa Maria in Aquiro, del Senato della Repubblica l’incontro seminariale organizzato dall’Associazione Nazionale Docenti (AND) su: “Scuola, Università e Democrazia”. Nel seminario è stato trattato il Disegno di legge AS 1934 di “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”.
Il progetto di legge, contro il quale si è mobilitato, come non mai, il mondo della scuola, studenti e genitori, e gran parte della società civile, stato esaminato da parte di giuristi ed esperti, parlamentari e rappresentanti del mondo associativo dei docenti.
I lavori sono stati coordinati da Valeria Bruccola mentre le relazioni sono state svolte da Giuseppe Bagni, presidente del CIDI, da Francesco Greco, presidente dell’Associazione Nazionale Docenti e da Ferdinando Imposimato, presidente onorario aggiunto della suprema Corte di Cassazione. Particolarmente preciso ed efficace l’intervento di Imposimato il quale ha smontato punto per punto l’impianto del DdL appena approdato all’esame della Commissione Istruzione del Senato. Il presidente Imposimato ha rilevato evidenti elementi di criticità in aperto contrasto, tra gli altri, con gli articoli 33 e 97 della Costituzione, tanto da rendere possibile il ricorso alla Consulta, qualora dovesse diventare legge.
La senatrice Enza Blundo del Movimento Cinque Stelle è intervenuta affermando che il progetto di riforma del Governo rappresenta un attacco inaudito all’intero ordinamento scolastico italiano.
Nel suo intervento l’onorevole Stefano Fassina, deputato del PD, ha detto di ritenere molto importante le iniziative di protesta perché tengono alta l’attenzione sulla scuola. Per parte sua, sosterrà insieme ad altri colleghi del PD azioni volte ad eliminare i punti critici del progetto di legge. Anche il senatore Walter Tocci del PD nell’incontrare i rappresentanti dell’AND, ha assicurato il proprio impegno nella discussione in Senato, affinché vengano apportati correttivi adeguati al progetto di legge.
Fra gli intervenuti al seminario molti hanno comunque sostenuto la necessità di promuovere azioni di lotta ancora più incisive di quelle finora attuate. In sostanza di dar luogo a una vera e propria resistenza civile ormai assolutamente necessaria, visto il muro opposto dal governo ad ogni richiesta di modifica.
Insomma, un incontro particolarmente intenso che contribuisce a tenere alto il livello del dibattito sulla scuola italiana e l’opposizione al progetto di riforma, che interviene a poche ore dall’audizione dell’AND in Commissione del Senato, nella quale è stato richiesto con estrema chiarezza il ritiro del Decreto legge del governo, che mira a smantellare completamente la scuola quale componente integrante di un sistema di valori, definito nella Carta Costituzionale che interpreta e afferma i principi imprescindibili dello Stato democratico.
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