Cento milioni in tre anni da destinare alle scuole della regione Campania all’interno del progetto «Scuola Viva». I soldi arriveranno dal Fondo Sociale Europeo per il sostegno degli istituti ubicati in zone dove maggiore è il disagio sociale.
Si tratta di una programma triennale, dal 2016 al 2019, che prevede l’erogazione di 50mila euro l’anno ad un massimo di 500 scuole, tra le 100 complessive della Campania, selezionate attraverso un avviso pubblico, cui si potrà rispondere entro il 31 maggio di quest’anno
Le attività finanziabili, che si dovranno realizzare in orario extrascolastico e nel periodo che va da luglio a settembre, dovranno riguardare le materie già oggetto di insegnamento oppure discipline aggiuntive come musica, teatro, laboratori creativi ed altro.
L’obiettivo principale del progetto è dunque quello di avvicinare gli studenti alla scuola, arginando il fenomeno della dispersione scolastica.
All’interno del finanziamento c’è pure il coinvolgimento delle famiglie degli studenti e di altri soggetti del territorio come parrocchie o associazioni, per implementare anche il legame tra le scuole e il territorio.
LA TECNICA DELLA SCUOLA E’ SOGGETTO ACCREDITATO DAL MIUR PER LA FORMAZIONE DEL PERSONALE DELLA SCUOLA E ORGANIZZA CORSI IN CUI È POSSIBILE SPENDERE IL BONUS.
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La priorità al finanziamento sarà data alle istituzioni più svantaggiate proprio per arginare la dispersione scolastica, che è il principale problema, ma anche il disagio sociale.
Ogni scuola potrà progettare e avanzare nuove proposte, in ragione delle esigenze specifiche al suo territorio. Laboratori tematici in orari extracurricolari, corsi volti al recupero delle competenze di base, tutoring, percorsi mirati per soggetti con disabilità, incontri di orientamento, consulenza psicologica: sono solo alcune delle attività che potranno essere ospitate da ognuna delle scuole selezionate.
Gli istituti superiori potranno, infatti, portare avanti anche progetti di alternanza scuola-lavoro, progetti di apprendimento (formazione in aula e stage in azienda) o, infine, i cosiddetti progetti di rete, articolati in 4 fasi: orientamento, formazione in aula o visite di studio, attività di impresa simulata e, infine, project work.
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