Da oggi potrebbero cambiare le fasce di colore del Paese. Da quello che emerge dai dati sui contagi in Italia, Lombardia e Piemonte sperano di lasciare la zona rossa, il Lazio e il Veneto di restare in zona arancione. Ma cosa succede nelle scuole? Dal 7 aprile fino al 30 aprile le disposizioni per le scuole zona rossa saranno le seguenti:
In zona rossa restano in presenza tutte le classi della scuola dell’infanzia, della primaria e di prima media.
Dalla seconda media in su, si ricorre alla didattica a distanza al 100%, salvo che per l’uso di laboratori e per ragioni di inclusione scolastica.
Il Governo si sta muovendo per riportare in classe i ragazzi delle superiori anche in zona rossa quanto prima. Di ieri, infatti, l’approvazione della mozione per il rientro in classe definitivo di tutti con un sì bipartisan, come riferisce il nostro direttore Alessandro Giuliani. Tra gli impegni assunti dai parlamentari, c’è quello di “considerare prioritaria la riapertura delle attività in presenza nelle scuole anche rispetto ad altre attività essenziali, visto il minore rischio di contagio e l’importanza educativa dell’istituzione scolastica per l’intera comunità”.
Complessivamente, fino ad oggi 9 aprile, la ripartizione delle Regioni e Province Autonome, rispetto alle misure di contenimento, è la seguente:
area rossa: Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana, Val d’Aosta
area arancione: tutte le altre
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