“Sarebbero solo 534 le scuole edificate in conformità alle norme antisismiche in zone ad elevato rischio e poco meno di 2.000 gli edifici scolastici costruiti senza alcun rispetto delle norme antisismiche in zone ad elevato rischio terremoti”: lo scrive Il Sole 24 Ore basandosi sui dati Istat ma elaborando una mappa interattiva dentro la quale è possibile vedere le condizioni strutturali della propria scuola.
In ogni caso, come ormai siamo abituati a leggere, la maggior parte delle scuole insicure si trova in Sud Italia.
“Il 75% circa di queste si trovano in territorio calabrese, dove Reggio di Calabria e Cosenza sono le città con il numero più alto, rispettivamente 514 e 396 istituti”.
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“Di molto superiore il dato relativo alle zone con un rischio medio/alto, nelle quali sono 2.476 le sedi di scuole che garantiscono maggiori livelli di sicurezza, mentre è preoccupante il confronto con i 10.201 istituti che risultano ancora sprovvisti di progettazione antisismica”.
Per quanto riguarda l’instabilità idrogeologica a rischio il litorale tirrenico, tra Liguria e Toscana, e nelle regioni del Nord-Ovest (Piemonte e Lombardia).
“Tuttavia il numero complessivo (1.251 scuole in tutto il Paese) non regge il confronto con gli oltre 21 mila istituti costruiti in zone a forte pericolo di terremoti ma a ridotto o nullo rischio idrogeologico.
Nel complesso gli edifici scolastici vetusti che si trovano in zone ad alto o medio rischio sismico e idrogeologico sono circa il 13% del totale.
Le scuole sottoposte a rischio sia sismico sia idrogeologico sono collocate soprattutto nelle zone centrali. Lazio (194), Sicilia (135) e Marche (116)