Il Consiglio Nazionale dei Geologi recentemente ha scritto una lettera al Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini con lo scopo di richiamare l’attenzione su tutti i rischi naturali a cui gli edifici scolastici sono esposti (http://www.bolognatoday.it/cronaca/scuole-rischio-sismico-bologna.html ). In tutto sarebbero 28 mila le scuole ricadenti in aree sismicamente attive, ad alto o elevatissimo rischio sismico. In particolare le scuole a rischio sismico in Emilia Romagna sono 1.367 (dati 2011/2012 del Cresme, centro ricerche economiche e sociali del mercato dell’edilizia). A tal proposito un rappresentate del consiglio dell’Ordine dei Geologi dell’Emilia Romagna, che sottolinea tre punti fondamentali da rimarcare:
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Il primo riguarda l’inserimento di un geologo all’interno dell’Osservatorio per l’Edilizia Scolastica, soggetto professionale determinante nella pianificazione e nella gestione delle situazioni di rischio, sia di tipo sismico che idrogeologico (frane, alluvioni), nonché di tipo ambientale.
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Il secondo riguarda l’introduzione del fascicolo del fabbricato, importante perché racchiude la storia di ogni singolo edificio, a partire dalle caratteristiche dei terreni sulla quale è fondato.
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Il terzo si riferisce al coinvolgimento nella scuola, visto che la prevenzione è un fatto culturale e la scuola per definizione è luogo dove avviene l’apprendimento: passare dai bambini per arrivare anche alle famiglie.