Uno dei modelli di banco monoposto di nuova generazione anti-Covid
A tre settimane dall’inizio della scuola sarebbe tante le cattedre senza prof. Lo scrive Il Messaggero, fotografando la situazione del Lazio dove in molte scuole elementari l’orario resta ridotto perché non ci sarebbero tutti gli insegnanti e i bambini escono prima del tempo, perdendo decine di ore di lezione.
A essere soprattutto penalizzate le classi a tempo pieno. Gli alunni che dovrebbero fare 8 ore di lezione, con l’orario lungo fino alle 16:30, vanno a casa due ore prima quindi alle 14:30, perdendo 10 ore a settimana su un totale di 40 ore, pari al 25% di lezioni in meno e mai più recuperabili.
All’Usr cercano di spiegare: ci sono molte rinunce. Senza contare poi le assegnazioni provvisorie, per cui un docente che ottiene una cattedra firma e poi chiede di tornare nella sua provincia di origine. Solo a quel punto quella cattedra rimasta scoperta viene inserita nelle disponibilità. E si ricomincia con le convocazioni.
Ci sono anche casi in cui i docenti, regolarmente assunti e quindi già in servizio nelle loro scuole, risultano essere ancora iscritti nelle liste delle Gps. Anche in quel caso, quando emerge l’errore, vengono depennati e bisogna aspettare il nuovo valzer di convocazioni e nomine.
“Le scuole medie e superiori – riporta sempre il Messaggero riprendendo le osservazioni del sindacato Anief di Milano – sono nell’incertezza delegando le singole istituzioni scolastiche a nominare i docenti per coprire le falle delle cattedre vacanti. Ma molti docenti, inseriti tra le prime posizioni nelle Gps, sono rimasti senza nomina: per questo continuano a protestare”.
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