L‘anno scolastico non subirà slittamenti: terminerà la seconda settimana di giugno. Su questo principio non sembrano esserci tentennamenti o variazioni di calendario, mentre sembra anche chiaro che le scuole di istruzione secondaria superiore rimarranno chiuse fino al 7 di aprile, dopo cioè le vacanze di Pasqua. E se ci saranno modifiche saranno a livello regionale.
Tuttavia si va facendo sempre più evidente l’idea del ministro di creare una sorta di continuità tra quest’anno e il prossimo, implementando un legame più profondo sia fra gli studenti e sia con l’istituzione scolastica, consentendo alle scuole di rimanere aperte anche a luglio e buona parte di agosto.
Rimanere aperte e frequentare la scuola ma con una visione d’insieme diversa, basata su parametri didattici differenti dai consueti, come la frequenza di laboratori, di attività di socializzazione e di confronto che potrebbero essere ascolto o creazione di musiche, ma anche teatrali con escursioni sul cinema e sulle arti visive, all’interno delle quali non sarebbero escluse attività di rafforzamento delle competenze con dei corsi specifici. Il tutto senza obbligo e in modo facoltativo.
Un modo insomma per accompagnare i ragazzi al prossimo anno scolastico che, per alcuni studenti, potrebbe essere estremamente difficile, venendo da due anni di didattica a distanza.
E gli insegnati? Potrebbero partecipare su base volontaria, ma sarebbero comunque retribuiti a parte rispetto al normale stipendio.