Nel 2018 sono state oltre 3 mila le scuole rimaste aperte anche durante la pausa estiva, nei mesi di luglio e di settembre, per contrastare la dispersione scolastica.
L’obiettivo, infatti, è quello di coinvolgere nei progetti educativi il maggior numero di studenti e famiglie.
Inoltre, circa 5mila scuole hanno avviato, invece, corsi di potenziamento per puntare sulla conoscenza delle lingue e sull’innovazione nella didattica, anche a partire dalla scuola materna.
A tal riguardo riportiamo 2 esempi:
Le scuole, se aperte anche in estate, non devono trasformarsi in un parcheggio per gli studenti che magari non hanno altri posti dove andare. La finalità ultima dovrebbe quindi essere quella di un ampliamento dell’offerta formativa.
Ovviamente, se la scuola dovesse rimanere aperta anche in estate, si porrebbe però il problema dei docenti che dovrebbero essere disponibili anche nei mesi di riposo, ma visto il numero cospicuo di supplenti e aspiranti insegnanti in graduatoria potrebbero essere loro ad occuparsi degli insegnamenti in questo particolare periodo dell’anno.
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