Il no di docenti (ma anche di genitori e studenti) all’idea della ministra De Micheli di aprire le scuole anche il sabato e la domenica per consentire ai ragazzi e ai docenti di frequentare in sicurezza è a dir poco massiccio: al nostro sondaggio hanno risposto in 10mila e il 90% ha detto NO.
Ma c’è di più: nella nostra pagina Facebook sono centinaia i commenti dei lettori, quasi tutti saldamente schierati per un “No senza se e senza ma”.
I commenti ironici e sarcastici si sprecano e in molti si chiedono quando ci si deciderà ad organizzare anche i turni notturni.
Molto netti i giudizi negativi nei confronti della ministra dei trasporti Paola De Micheli che finora era riuscita a stare un po’ fuori dalla mischia: c’è chi parla di incapacità gestionale e chi – sprezzantemente – afferma che si tratta di proposte che non vale neppure la pena di discutere.
Non mancano quelli che invitano la Ministra a lavorare lei di domenica e c’è già chi lancia l’idea risolutiva: chiudere tutto e annullare l’anno scolastico anche perché “con la didattica a distanza non si impara più di tanto”.
Più pragmatici i commenti di chi sottolinea che per tenere aperte le scuole nei week end le amministrazioni locali dovrebbe spendere più soldi per luce e riscaldamento.
Ma quella che prevale è la sensazione diffusa che da parte di chi dovrebbe prendere decisioni importanti manchi la conoscenza della scuola reale e, soprattutto, il rispetto per il lavoro dei docenti e del personale della scuola.
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