“Chiudere la scuola è pura demagogia. Non si può continuare a tenere tutto aperto e a chiudere le scuole dicendo che vogliamo il bene dei bambini”. A dirlo è stato il leader Iv Matteo Renzi, nell’enews pubblicata il 12 gennaio.
“Il bene dei bambini si fa consentendo loro di studiare, di apprendere. E naturalmente di vaccinarsi”, ha detto Renzi nel ribadire che l’attività scolastica è quella in presenza. Una posizione, del resto, che l’ex premier ha sempre portato avanti, anche nel periodo del lockdown del 2020.
Adesso che il Governo in carica è diventato meno propenso alla DaD, se non oppositivo, Renzi non può che apprezzare la decisione.
Nessun riferimento è stato fatto, da parte di Renzi, sul personale scolastico e, soprattutto, sulla pochezza di interventi realizzati (classi meno numerose, distanziamento minimo obbligatorio, aerazione locali, mascherine Ffp2 concesse dallo Stato a tutti gli “attori” scolastici) per agevolare la didattica in presenza.
“La posizione del Presidente Draghi sulla scuola – ha sottolineato il numero di Iv – è sostenuta da tutti noi di Italia Viva con grande convinzione”.
“Ricordiamoci che un anno fa eravamo soli a voler cambiare il Governo Conte. Domani infatti è l’anniversario delle dimissioni delle ministre. Meno male che c’è Draghi al posto di Conte, meno male che c’è Figliuolo al posto di Arcuri”, ha concluso Renzi.
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