Attualità

Scuole Campania, De Luca attacca il governo: fatto un mese dopo ciò che noi abbiamo fatto un mese prima

Torna a parlare delle scuole chiuse in Campania il Presidente della Regione Vincenzo De Luca, in diretta Facebook: “Il Governo lo ha fatto un mese dopo (di chiudere le scuole) senza avere la decenza di spiegare perché non lo aveva fatto un mese prima.”

Così il governatore a commento della decisione del governo di trasferire in zona rossa la sua regione, provvedimento alla firma del Ministro della Salute Roberto Speranza, come diamo conto in altro articolo

E continua sulla politica scolastica adottata dalla Campania, a testimonianza, afferma il governatore, di una linea di coerenza: “Il 24 settembre abbiamo riaperto le scuole avendo fatto il 92% di screening scolastico, contro una media nazionale del 62%. Il 15 ottobre abbiamo deciso la chiusura delle scuole ricevendo offese da parte del Ministro e del Presidente del Consiglio perché giudicavano quelle misure esagerate, ma noi abbiamo chiuso perché gli esperti ci avevano detto che i contagi erano aumentati di 9 volte nella popolazione 0-18 anni nelle due settimane dopo l’apertura delle scuole.”

E argomenta circa la propria posizione da sempre più rigorista di quella del governo: “Noi eravamo per chiudere tutto ad ottobre, per un mese,” spiega il Presidente di regione, “un’operazione di fermo del contagio che ci avrebbe consentito maggiore sostenibilità a Natale.”

“Il Governo ha fatto un’altra scelta,” si lamenta De Luca, “ha deciso di fare iniziative progressive, di prendere provvedimenti sminuzzati, facendo la scelta della cosiddetta risposta proporzionale, più aumenta contagio più prendiamo provvedimenti. Una scelta totalmente sbagliata, perché il contagio non aumenta in modo lineare, ma esponenziale”.

“Meglio mandare a casa il Governo”

Insomma, si sono persi due mesi preziosi, secondo il Governatore, mesi che avrebbero potuto frenare contagi e decessi.

“Scelta scriteriata la divisione in zone dell’Italia,” continua ad accusare ferocemente, per concludere: “In queste condizioni meglio mandare a casa il Governo”.

Lunedì 16 novembre: la scuola?

A questo punto, la questione è la stessa su cui abbiamo ragionato appena un giorno fa: scadendo (domani 14 novembre) l’ordinanza del Presidente di Regione che chiude anche le scuole del primo ciclo e dell’infanzia, dato che la Regione Campania si ritrova in zona rossa (dove, lo ricordiamo, si va in DaD dalla seconda media in su), gli alunni dell’infanzia, della primaria e della prima media tornano in classe? O Il governatore rinnoverà l’ordinanza inasprendo ulteriormente le misure rispetto a quanto deciso dal Ministro Speranza? In coerenza con quanto fatto fino a oggi, ci si attende che sia proprio questa la linea del Governatore. DaD per tutti.

 

Carla Virzì

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