“Le misure in scadenza il 3 aprile inevitabilmente saranno allungate. I tempi li deciderà, come è sempre accaduto, il Consiglio dei Ministri sulla base di un’istruttoria che fa la comunità scientifica. Penso che in questo momento parlare di riapertura sia inopportuno e irresponsabile. Tutti noi vogliamo tornare alla normalità, ma prima dobbiamo riaccendere un interruttore per volta”. Lo ha detto a “L’Intervista di Maria Latella” su Sky Tg24 il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia.
“Se l’autonomia è sussidiarietà è un conto, se l’autonomia è fare da soli perché si pensa di fare meglio la risposta è no perché crolli’. Nessuna Regione ce l’avrebbe fatta da sola, sarebbero crollate tutte”. Quanto alle polemiche su mascherine e ventilatori, Boccia ha sottolineato che l’organizzazione della Sanità è regionale, “ma se non ci fosse lo Stato non ci sarebbe quasi nulla se non le cose che erano nei depositi, anche abbastanza modesti e piccoli sui territori”.
“I ministri Di Maio e Guerini hanno fatto un lavoro straordinario, Esteri e Difesa stanno lavorando a tempo pieno per assicurare l’arrivo di mascherine da tutto il mondo. Abbiamo ordinato oltre 150 milioni di mascherine dalla Cina, le prime sono già arrivate e ora arriveranno ogni settimana. Sono sicuro che per quanto riguarda i dispositivi personali nel giro di alcuni giorni la crisi sarà sicuramente superata. Durante un’emergenza uno Stato ha la forza di acquistare in giro per il mondo ed è una forza che non hanno le Regioni”, ha concluso.
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