Le città campane questa mattina si sono svegliate nel caos, dopo la decisione del presidente della regione Vincenzo De Luca di chiudere le scuole fino alla fine di ottobre.
Un presa di posizione che sta causando non poche proteste. Da una parte i gestori dei servizi del trasporto scolastico e i genitori, dall’altra gli esponenti dei vari movimenti politici e non solo. La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina si è mostrata alquanto contraria al provvedimento. Infatti, ha affermato che si tratta di “una decisione gravissima e profondamente sbagliata e anche inopportuna”.
A tal riguardo, si è esposta, in aggiunta, Vittoria Casa, Presidente Commissione Cultura Scienza e Istruzione.
Casa (M5S): Provvedimento senza alcun senso
Secondo quanto affermato dalla presidente: “La decisione della Regione Campania di interrompere le lezioni in presenza e di tornare alla didattica a distanza non è in alcun modo comprensibile. È frettolosa, perché le scuole in Campania sono aperte da meno di un mese”.
“È in contrasto con i numeri, perché la media dei contagi negli istituti campani è addirittura sotto quella nazionale (a sua volta bassa). È in contraddizione con quanto avviene in tutta Europa, perché Paesi con situazioni ben peggiori della nostra tengono le scuole aperte”, prosegue la presidente della Commissione Cultura e Istruzione alla Camera.
“Rispetto alla scuola” – aggiunge Casa – “il provvedimento del Governatore De Luca mi sembra sia la spia di una certa mentalità. Se c’è un conto da pagare, lo pagano per primi le nostre ragazze e i nostri ragazzi.”
Infine, l’onorevole conclude sottolineando il come sembra si voglia una politica di distanziamento dai giovani, nonostante le ingenti risorse per tornare a fare lezione in presenza e il rispetto dei protocolli negli istituti senza, inoltre, dimenticare quanto la didattica a distanza sia fonte di disuguaglianza educativa.