L’emergenza Coronavirus continua a tenere a casa diversi milioni di italiani, tra cui gli alunni e i docenti: in attesa di capire cosa ci sarà scritto nel decreto legge sul quale sta lavorando il Governo, dobbiamo basarci sui provvedimenti in vigore in questo momento che prevedono la sospensione delle attività didattiche fino al 3 aprile.
Allo stato attuale, anche se si parla genericamente di scuole chiuse va detto che il personale ATA è comunque tenuto a prestare servizio seppure in modalità “agile”.
L’attività didattica, invece, è sospesa fino al 3 aprile, sempre in base alle norme in vigore ora, introdotte in via straordinaria del Governo attraverso vari Dpcm.
Ma intanto si sta già parlando della possibilità di andare oltre questa data.
E, a quel punto, i problemi aumenterebbero e non poco: dalle prove Invalsi, fino alla valutazione finale e all’esame di Stato.
In proposito, va segnalata la Federazione degli Studenti che con una lettera inviata al Ministero sta formulando una serie di richieste: dalla deroga per l’ammissione del monte ore minimo di Pcto (ex Alternanza) e della partecipazione alle prove Invalsi, fino alla riduzione degli argomenti della prima prova scritta e all’inserimento nel colloquio orale della presentazione di un argomento a scelta del candidato.
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