Attualità

Scuole chiuse e attività didattiche sospese: ecco il decreto del governo [PDF]

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, insieme al ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha confermato in conferenza stampa lo stop alle attività didattiche delle scuole e delle Università in tutta Italia da domani e fino a metà marzo. La misura è pensata per contribuire al contrasto del coronavirus.

Nella zona rossa, in Regione Lombardia: Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione D’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini; nella Regione Veneto: Vò rimarranno chiuse tutte le scuole e le università, dove sono presenti i focolai del Coronavirus; nelle altre zone, invece, durante lo stesso periodo, si procederà alla sola sospensione delle attività didattiche (i docenti e gli Ata saranno tenuti ad andare a scuola).

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“Noi della trasparenza abbiamo fatto sempre la nostra regola d’azione”, dice il premier Conte spiegando che, sulla chiusura delle scuole, questa mattina “era stato chiesto al comitato tecnico-scientifico un ulteriore approfondimento”. Per questo “la notizia che è fuoriuscita è stata totalmente improvvida”.

Alle ore 18.00 del 4 marzo, sono 2.706 i malati in Italia, con un incremento di 443 persone in più rispetto a ieri. I morti sono 107, cioè 28 in più di ieri.

*** NOTIZIA IN AGGIORNAMENTO ***

CORONAVIRUS – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI

LE FAQ DEL MIUR

Coronavirus, dai viaggi di istruzione alle assenze: le faq del Ministero

Normativa emergenza Coronavirus

Ministero della Salute – normativa Coronavirus
Regione Veneto – normativa Coronavirus
Regione Lombardia – normativa Coronavirus
Regione Friuli Venezia Giulia – normativa Coronavirus
Regione Emilia-Romagna – normativa Coronavirus
Regione Piemonte – normativa Coronavirus
Provincia Autonoma di Trento
Regione Toscana – normativa Coronavirs
Regione Liguria – normativa Coronavirus

La mappa dell’ateneo di Baltimora (clicca qui)

Che cos’è il Coronavirus

Il 9 gennaio 2020 l’OMS ha dichiarato che le autorità sanitarie cinesi hanno identificato un nuovo ceppo di coronavirus mai identificato prima nell’uomo: il 2019-nCoV. Il virus è associato a un focolaio di casi di polmonite registrati a partire dal 31 dicembre 2019 nella città di Wuhan, nella Cina centrale.

Le FAQ dell’Istituto Superiore di Sanità

L’11 febbraio, l’OMS ha annunciato che la malattia respiratoria causata dal 2019-nCoV è stata chiamata COVID-19 (Corona Virus Disease).

Non esistono trattamenti specifici per le infezioni causate dai coronavirus e non sono disponibili, al momento, vaccini per proteggersi dal virus. La maggior parte delle persone infette da coronavirus comuni guarisce spontaneamente.

Riguardo il nuovo coronavirus 2019-nCoV, non esistono al momento terapie specifiche, vengono curati i sintomi della malattia (così detta terapia di supporto) in modo da favorire la guarigione, ad esempio fornendo supporto respiratorio.

È possibile ridurre il rischio di infezione, proteggendo se stessi e gli altri, seguendo alcuni accorgimenti: lavati spesso le mani (dopo aver tossito/starnutito, dopo aver assistito un malato, prima durante e dopo la preparazione di cibo, prima di mangiare, dopo essere andati in bagno, dopo aver toccato animali o le loro deiezioni o più in generale quando le mani sono sporche in qualunque modo).

In ambito assistenziale (ad esempio negli ospedali) segui i consigli degli operatori sanitari che forniscono assistenza.

Non è raccomandato l’utilizzo generalizzato di mascherine chirurgiche in assenza di sintomi.

  • Se hai una qualsiasi infezione respiratoria copri naso e bocca quando tossisci e/o starnutisci (gomito interno/fazzoletto).
  • Se hai usato un fazzoletto buttalo dopo l’uso.
  • Lavati le mani dopo aver tossito/starnutito.
Andrea Carlino

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