Attualità

Scuole chiuse e tutti in DaD con facilità, la procura di Genova indaga per abuso d’ufficio. Fioramonti: effetti drammatici

La procura di Genova ha aperto un fascicolo dopo l’esposto contro l’ordinanza della regione Liguria per l’avvio poco ponderato della didattica a distanza, presentato dalle associazioni di genitori e docenti Giuristi democratici e Riapriamo la scuola della Costituzione.

A darne notizia sono le agenzie di stampa, dopo l’avvio dell’indagine per abuso d’ufficio, a carico di ignoti, affidata al sostituto Massimo Terrile e all’aggiunto Vittorio Ranieri Miniati.

L’accusa dei genitori: “unica risposta? Chiudere le scuole”

Secondo le associazioni, assistite dall’avvocato Dario Rossi, la Regione Liguria avrebbe imposto “misure costantemente e drasticamente più restrittive di quelle stabilite dal governo nazionale, chiudendo al 100% le scuole superiori”, anche quando lo Stato consentiva presenze fino al 75%.

Per le due associazioni “l’unica risposta alla pandemia degli enti locali è stata quella di chiudere le scuole”.

Genitori e docenti sostengono che sono finite una serie di ordinanze regionali ma anche la mancata ricerca, da parte degli enti locali, di spazi alternativi per consentire lo svolgimento delle lezioni anche per i ragazzi delle superiori: si tratta di decisioni, secondo le associazioni, prese senza avere dati aggiornati o completi sulla diffusione del contagio tra i ragazzi durante la scuola.

Fioramonti: rispondere al grido di aiuto dei giovani

A denunciare la chiusura non necessaria delle scuole è stato anche l’ex ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti, oggi esponente di Facciamo Eco.

“La Scuola è l’unico luogo in grado di offrire un punto di riferimento per rispondere con efficacia al grido di aiuto che viene dal mondo giovanile”, ha detto l’ex grillino.

“Ad oggi – ha sottolineato – ancora non è possibile misurare la portata totale delle conseguenze generate dall’isolamento emergenziale, come il forte gap relazionale e le difficoltà di apprendimento generati”.

“Ciò è stato ulteriormente amplificato – ha aggiunto Fioramonti – anche dalla distorsione percettiva dello spazio abitativo, ormai coincidente con lo spazio di apprendimento scolastico. Tale sovrapposizione ha fortemente stravolto quello che nella psicologia ecologica di Roger Barker viene definito “setting”, ovvero l’insieme dei fenomeni comportamentali, dei pattern circoscritti e stabili di attività umane con un sistema integrato di forze e controlli che mantengono tali attività in un equilibrio semistabile”.

“Effetti drammatici sul sistema scuola”.

“Il comportamento umano – ha continuato – è il risultato dell’adattamento dell’individuo alle risorse dell’ambiente ed alle circostanze che si verificano. È quindi evidente come anche l’alterazione di uno solo di questi elementi interni al sistema porti al suo stravolgimento e di come la pandemia stia provocando effetti drammatici sul sistema scuola“.

“Come Facciamo Eco abbiamo chiesto di attivare subito iniziative volte a fornire assistenza psicologica agli studenti. Ascoltare e guidare i più giovani è una delle funzioni primarie della Scuola, soprattutto in un contesto estremamente complesso come quello attuale”, ha concluso Fioramonti.

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Alessandro Giuliani

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