“L’ipotesi di slittamento della chiusura dell’anno scolastico la vedo molto improbabile. Significherebbe portare nelle aule i ragazzi a luglio, mese in cui molte famiglie vanno in vacanza e questo rallenterebbe ulteriormente un’economia già provata da mesi di emergenza. Senza pensare che una misura del genere non farebbe che aumentare di gran lunga la dispersione scolastica già altissima in alcune regioni d’Italia”.
Lo ha detto all’agenzia Dire la segretaria della Cisl Scuola, Maddalena Gissi. “Ritengo molto più verosimile recuperare la pratica dei corsi di recupero a settembre – ha aggiunto Gissi – mentre per quel che riguarda gli esami di maturità e terza media, l’unica soluzione possibile credo sia quella della commissione interna”.
E ancora, la didattica a distanza “è uno strumento utilissimo per il contatto con il docente, ma non può esserlo ai fini della valutazione dello studente. Per questo non può essere il deterrente che ti permette di scongiurare lo slittamento della chiusura dell’anno scolastico che, ripeto, deve essere scongiurato in ogni caso”.
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