Le indicazioni fornite dal Ministero in materia di riunioni collegiali non sono ancora chiare per tutti, tanto che in diversi gruppi FB e in molte chat non mancano polemiche e proteste.
La questione più controversa è sempre la stessa: è consentito convocare riunioni o collegi dei docenti nelle scuole?
Nel web molti docenti sostengono che le riunioni sarebbero comunque vietate ai sensi dell’articolo 1 del DPCM del 4 marzo e c’è chi arriva anche a minacciare denunce clamorose all’autorità giudiziaria nei confronti dei ds che si permettono di organizzare incontri fra insegnanti.
I più agguerriti invitano i docenti a non presentarsi ad eventuali riunioni convocate dai dirigenti e suggeriscono persino di rivolgersi seduta stante ai carabinieri (è appena il caso di segnalare che in questa fase le forze dell’ordine hanno certamente situazioni ben più gravi a cui badare).
Si parla addirittura di reati penali e di violazione di norme di rango costituzionale che si configurerebbero con la convocazione di una riunione del collegio dei docenti.
Per la verità la circolare è chiara.
Come abbiamo già scritto nelle istituzioni scolastiche per le quali è stata disposta la sospensione delle attività didattiche “le riunioni degli organi collegiali e le assemblee mensili degli studenti, già calendarizzate potranno essere posticipate alla fine della fase di sospensione ovvero effettuate con modalità telematiche o in presenza”.
Per le riunioni svolte in presenza la nota prevedere regole stringenti e stabilisce che “andranno in ogni caso assicurate, in relazione all’entità dell’emergenza epidemiologica, misure precauzionali quali un adeguato distanziamento tra i partecipanti, ai sensi delle disposizioni vigenti”.
Ma c’è chi non demorde e, per sostenere la propria tesi, sta facendo circolare la voce secondo la quale persino la senatrice Bianca Granato sarebbe d’accordo sulla cancellazione di ogni riunione nelle scuole fino al termine dell’emergenza.
Per questo motivo abbiamo interpellato la senatrice del M5S che al telefono ci ha detto: “E’ assolutamente falso che io abbia detto che l’interruzione delle attività didattiche prevede anche l’impossibilità di convocare riunioni già programmate. E’ vero invece che ho ribadito che, ove il ds decida di convocare una riunione deve garantire che siano rispettate le condizioni previste dal DPCM (distanza di sicurezza fra i partecipanti innanzitutto)”.
“Aggiungo anche – conclude Granato – che nel mio territorio, e cioè in Calabria, ho già allertato le prefetture chiedendo di effettuare i controlli del caso nelle scuole dove siano convocate riunioni dei docenti”.
Il caso delle voci sulle presunte dichiarazione della senatrice Granato ci sembra particolarmente grave: in una fase così difficile e delicata come quella che le scuole italiane stanno vivendo sarebbe bene mantenere i nervi saldi ed evitare di diffondere notizie e informazioni imprecise o addirittura sbagliate.
In questo momento centinaia di migliaia di operatori scolastici sono in prima linea per evitare che il sistema collassi: secondo noi andrebbero sostenu4ti e non sovraccaricati di dubbi e di ansia.
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