La Fase 2 inizierà il 4 maggio, ma il DPCM del 26 aprile scontenta molte categorie produttive. Il governo sperava di riaprire tutto o quasi, ma un documento redatto dal Comitato tecnico scientifico lo scorso 22 aprile e reso noto da OPEN smorza tutti gli entusiasmi.
Con delle considerazioni puntuali e precise gli esperti del Cts affermano: “Non è il momento di allentare le misure restrittive, bisogna contenere il coronavirus”. In particolare sulle scuole si legge: “la sola riapertura delle scuole potrebbe portare allo sforamento del numero di posti letto in terapia intensiva attualmente disponibili a livello nazionale”.
Il modello, avanzato dagli esperti, assume come presupposti che:
1. vengano mantenute tutte le attività in smart working e/o lavoro agile;
2. le attività scolastiche rimangano nella situazione attuale;
3. le attività di aggregazione siano interdette
Pertanto si continua con la didattica a distanza perché il ritorno in classe aumenterebbe in modo significativo il rischio di ottenere una nuova grande ondata epidemica con conseguenza potenzialmente molto critiche sulla tenuta del sistema sanitario nazionale.
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