Tra le norme approvate dal Consiglio dei Ministri del 16 marzo 2020, troviamo quella che dà ai Dirigenti scolastici l’opportunità di fare lavorare da casa il personale Ata. Non si tratta di obbligo ma solo di opportunità lasciata alla discrezionalità dei Dirigenti scolastici.
Nella diretta facebook delle ore 17,30 del 16 marzo 2020, mandata in onda dalla Ministra Lucia Azzolina sul suo profilo facebook, per quello che riguarda la possibilità per il personale ATA di lavorare da casa, la responsabile del Ministero dell’Istruzione dice: “ Il Ministro dell’Istruzione, potrà sembrarvi strano ma è cosi, non ha il potere di chiudere le scuole, lo dico per farvi capire che la scuola fa parte della Pubblica Amministrazione e il Ministro dell’Istruzione, secondo i poteri che ha, ha dato mandato al medesimo Ministero per scrivere una nota che limitasse il più possibile la presenza del personale Ata nelle scuole, questa era la cosa che il Ministro dell’Istruzione poteva fare. Per ampliare meglio questo discorso era necessaria una norma da parte della Pubblica Amministrazione, perché la scuola rientra nella Pubblica Amministrazione, ed è cosi che iniziato un confronto con la Ministra Dadone per fare si che questa norma primaria il Ministero della Pubblica Amministrazione potesse scriverla, questa norma primaria avrebbe favorito ancora di più il lavoro agile riducendo quindi a nulla la presenza del personale scolastico nelle scuole è stata approvata stamattina in Consiglio di Ministri. La norma approvata prevede che il Ds possa organizzare il lavoro a distanza, per cui i collaboratori scolastici, grazie alla norma che è stata approvata stamattina, potranno restare a casa, anche i tecnici di laboratorio potranno restare a casa dando supporto sulla didattica a distanza, la stessa cosa l’assistente amministrativo potrà lavorare da casa per far si che il lavoro dell’Amministrazione delle Istituzioni scolastiche potrà andare avanti. Solamente le attività indifferibili dovranno essere svolte a scuola in presenza garantendo tutti i protocolli di sicurezza”.
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