“Le scuole chiuse sono una ferita per tutti. Ma, anzitutto per voi, ragazzi; per i vostri insegnanti; per tutti coloro che, giorno per giorno, partecipano alla vita di queste comunità”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento per per “#maestri” nuovo programma di Rai Cultura in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione per #LaScuolaNonSiFerma in onda 27 aprile su Raitre.
“La scuola, aggiunge, “non è soltanto il luogo dell’apprendimento. È la vostra dimensione sociale fondamentale, nella quale, assieme al sapere e alla conoscenza, cresce e si sviluppa – anche nella relazione con gli altri, con i compagni, con i vostri insegnanti – la personalità di ognuno di voi. Cioè quel che sarete nella vostra vita futura”
“Per tutti, gli anni della scuola restano un’esperienza decisiva: per quello che si apprende, per le amicizie che si fanno – tante dureranno per tutta la vita – per le persone che si incontrano, per quelli che riconosceremo, sempre, come i nostri maestri”.
Tutti voi, aggiunge, “rammenterete queste settimane di forzato isolamento, per ciò che la pandemia vi ha sottratto: le vostre classi, i compagni, i professori. In fondo, costretti a casa, avvertite – molti, forse, con sorpresa – che la scuola vi manca. Probabilmente, non avreste mai immaginato che poter uscire per andare a scuola costituisse un esercizio di libertà. Della vostra libertà”.
“Ma è possibile anche che questa esperienza, così dura e sofferta, si tragga un’occasione di crescita – dice ancora –. Per riflettere tutti su ciò cui abbiamo dovuto, momentaneamente, rinunziare; e sul valore delle occasioni e dei gesti, apparentemente scontati, che in questo momento ci mancano. A cominciare dalle relazioni tra le persone. Ma soprattutto per riflettere su ciò che dovrà, necessariamente, cambiare. Perché tutti ripetiamo che, dopo questa pandemia, il mondo non sarà più come prima: ma nessuno, davvero, può ancora dirci come sarà”.
“Come sarà il mondo di domani dipenderà, in realtà, in larga misura da voi, studenti di oggi. Dalla vostra capacita’ di pensarlo, di progettarlo, di viverlo. Dal vostro impegno. Da come metterete a frutto i saperi e le conoscenze che oggi acquisite”.
“Anche per questo – direi, particolarmente per questo – è importante continuare – aggiunge -. Continuare a sentirsi e a essere studenti. Continuare a sentirsi parte, protagonista, della comunità educante. Anche per quanti tra voi sono giunti alla conclusione del percorso scolastico – e si preparano agli esami di maturità – è importante continuare a tenere vivo il rapporto che unisce tutti voi, insieme, alla vostra scuola, alle vostre lezioni. Nelle forme in cui questo è reso possibile dalle nuove tecnologie. E desidero ringraziare chi opera perché questo avvenga, a cominciare da tanti docenti”.