Il decreto scuola è stato varato lunedì pomeriggio dal governo al termine di una lunga seduta del Consiglio dei Ministri (clicca qui per i dettagli). Il decreto legge contiene norme per procedere alla chiusura dell’anno scolastico senza grandi sussulti e ipotizzando diversi scenari con una data limite, quella del 18 maggio.
La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, insieme al suo staff, ha vagliato diverse soluzioni anche quella di un ricorso alle mascherine in classe o il distanziamento tra i banchi anche se, allo stato attuale, appare davvero bizzarro pensare ad un distanziamento di un metro (o forse anche di più) in aule piccole con più di 20 studenti.
Probabile, dunque, che si finisca l’anno scolastico con la didattica a distanza già resa obbligatoria (clicca qui). L’autunno, però, rimane un grande punto interrogativo e non è escluso che si possa iniziare l’anno scolastico (l’1 o il 2 settembre) così come si è concluso, cioè con la didattica a distanza. Bisognerà convivere ancora per un po’ con il coronavirus, forse bisognerà aspettare il vaccino.
Oltre tutto il distanziamento nelle aule non sarà operazione semplice, sia per i nodi infrastrutturali sia per le attuali normative sul numero di studenti per classi che richiedono, da infanzia a superiori, un minimo di 15-18 alunni fino a un massimo di 27-30 (classi pollaio a parte).
In base al DPCM del 1 marzo, queste sarebbero le procedure di sicurezza
1. L’interruzione degli accessi liberi da parte del personale esterno se non per motivi inderogabili e non più di una persona per volta;
2. Il personale in servizio deve essere dotato di mascherina da utilizzare, in particolar modo, in presenza di esterni anche se si rispetta la distanza di un metro;
3. Il datore di lavoro informa preventivamente il personale, e chi intende fare ingresso nell’Istituto, della preclusione dell’accesso a chi, negli ultimi 14 giorni, abbia avuto contatti con soggetti risultati positivi al COVID-19 o provenga da zone a rischio secondo le indicazioni dell’OMS;
4. Non sono consentite le riunioni in presenza. Laddove le stesse fossero connotate dal carattere della necessità e urgenza, nell’impossibilità di collegamento a distanza, dovrà essere ridotta al minimo la partecipazione necessaria e, comunque, dovranno essere garantiti il distanziamento interpersonale e un’adeguata pulizia/areazione dei locali;
5. All’ingresso e in vari punti dell’Istituto deve essere posto un flacone di disinfettante; il personale interno ed esterno deve essere invitato ad usarlo (è raccomandata la frequente pulizia delle mani con acqua e sapone);
6. I collaboratori scolastici in servizio che effettuano le pulizie e l’igienizzazione di locali e attrezzature devono essere dotati di opportuni dispositivi di protezione individuale (mascherine, guanti monouso, camice monouso impermeabile a maniche lunghe, scarpe antiscivolo) ed effettuare una continua areazione degli ambienti; occorre garantire la pulizia.
Quali mascherine utilizzare? Secondo le ultime indicazioni sarebbero quelle quelle chirurgiche o del tipo FFP2 senza valvola.