Per molti continua ad essere poco comprensibile la scelta del Governo di non chiudere le scuole e di limitarsi a interrompere le attività didattiche.
E’ molto probabile che le resistenze del Governo non riguardino il problema del funzionamento delle scuole, perché è fuori dubbio che la sospensione delle lezioni rende del tutto superflua la presenza dei collaboratori scolastici; e, in assenza di attività didattica, anche la presenza degli assistenti amministrativi potrebbe essere tranquillamente ridotta.
Il Governo teme forse che la chiusura delle scuole con conseguente assenza dal servizio del personale Ata possa indurre anche altre categorie di lavoratori del pubblico impiego a richiedere l’adozione di misure analoghe.
In linea di principio, infatti, non esiste nessuna differenza – sotto il profilo contrattuale – fra il personale Ata e i dipendenti comunali.
Ma è del tutto evidente che la sospensione di servizi pubblici potrebbe creare problemi ulteriori.
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