Sono passati tre anni da quel 4 marzo 2020, giorno in cui il Governo decise di sospendere le attività didattiche per l’emergenza Covid. Sono stati tre anni che hanno visto un grande cambiamento del ruolo della scuola nella società, per mesi al centro del dibattito pubblico.
A ricordare quei momenti è l’ex ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina che affida alla propria pagina Facebook il suo pensiero: “Tre anni fa…Era il 4 marzo 2020 quando decidemmo di sospendere le attività didattiche in tutto il paese. Per una come me, che aveva vissuto sempre nella scuola e per la scuola, che sognava e sogna di tenere le scuole aperte fino a sera, come presidio del territorio e della legalità, fu un trauma e lo sarà sempre. Ancora oggi ricordo quella giornata come una delle più sofferte della mia vita”.
E continua: “Un pugno nello stomaco per gli studenti, per il personale e anche per me. Oggi guido una scuola, aspetto un bambino, il tempo ha cambiato le cose, ma le mie idee sull’istruzione, sul ruolo che dovrebbe avere in Italia non cambiano, anzi si rafforzano ogni giorno di più. Abbiamo un compito adesso: spendere al meglio i soldi del PNRR, frutto della tragedia che ha investito il nostro paese, affinché non sia tutto vano e possa restare qualcosa di bello, malgrado il dolore e la profonda crisi che abbiamo vissuto. Una crisi umana, economica e sociale che ha allargato ulteriormente la forbice della disuguaglianza tra i cittadini”.