“Le scuole devono ripartire a maggio, almeno per le classi di terza media e quinta superiore. Per la riapertura deve essere garantito lo screening di tutti gli studenti e di tutti i professori. Non ci si deve arrendere alla cultura del 6 politico ma va assicurata a tutti la valutazione per il corrente anno”.
Matteo Renzi rilancia dopo l’intervista al quotidiano Avvenire rilasciata sabato scorso in cui parlava della volontà di ritornare a scuola ai primi di maggio.
Nella sua E-News aggiunge: “La riapertura e l’uscita dalle case deve avvenire nei giorni successivi alla Pasqua, magari il 14 aprile che è il martedì successivo alla Pasquetta. I bambini devono avere un’ora d’aria da subito. Le persone con più di 70 anni dovranno uscire due settimane più tardi. Non faremo Pasqua con i nonni, ovviamente. A tutela dei nonni stessi, non per cattiveria, sia chiaro”.
Continua Renzi: “Chi ha già gli anticorpi dovrebbe poter circolare liberamente. Questo vale per chi è guarito e ha la certificazione del doppio tampone. Ma anche per chi ha fatto il test sierologico e ha scoperto di aver contratto il Covid in modo asintomatico. Secondo un recente studio inglese, questi rappresentano il 10% della popolazione. Significherebbe che sei milioni di italiani hanno già avuto il Covid e possono girare liberi. Servono screening di massa, subito”.
E poi lancia una proposta: “Mentre si attende la ripartenza, lo Stato deve passare un miliardo di euro ai comuni per rimettere in ordine le strade e un miliardo di euro agli enti locali per rimettere in ordine le scuole. Naturalmente, nei cantieri, deve essere garantita la piena sicurezza dei lavoratori. Le gare devono svolgersi in un giorno e devono riguardare i progetti già pronti. Anci e Ance vanno coinvolti in questo progetto a forte impatto sulla vita delle famiglie e in grado di migliorare la qualità della vita di tutti noi e attenuare il crollo del PIL”.