Il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha aperto alla possibilità di posticipare il ritorno in classe per docenti e studenti anche dopo il 3 aprile. Anzi, quasi sicuramente non si tornerà neppure il 6 aprile. Per quanto tempo, dunque, le scuole resteranno chiuse?
La domanda è quella che si fanno tutti, addetti ai lavori e non. Con il decreto del 9 marzo il governo aveva indicato una chiusura lunga un mese, ma Azzoina ora dice: “Non è possibile dare un’altra data, dipenderà dall’evoluzione di questi giorni. Riapriremo le scuole quando avremo garantita la sicurezza di studenti e personale”.
Scuole chiuse, ecco tre scenari
Secondo quanto segnala La Repubblica, al Miur, si lavorerebbe su tre scenari. Il primo prefigura il ritorno a scuola il 6 aprile (allo stato attuale irrealizzabile), il secondo, invece, dopo il 1 maggio (si lavora su questo), il terzo, il più pessimista, prefigura che il ritorno a scuola sia addirittura a settembre, dopo l’estate con l’anno scolastico che si chiuderà senza essere tornati sui banchi.
L’unico riferimento possibile, spiegano epidemiologici e statistici, è la Cina con i suoi cento giorni di inizio e fine delle positività. Da noi il primo contagio reso pubblico è del 29 gennaio scorso: con lo stesso “andamento cinese”, che non è per niente scontato, la fine della crisi si potrebbe collocare intorno al 10 maggio.
Molti dirigenti scolastici stanno già ragionando tenendo conto di quest’ultima possibilità.