Mentre la Francia riaprirà progressivamente le scuole dall’11 maggio, in Italia, come è noto, si ragiona per farle ripartire direttamente a settembre.
In Italia, i più illustri virologi, sono tutti concordi o quasi: frenata sulla riapertura a breve delle scuole con Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di sanità, che auspica un ritorno in classe a settembre (clicca qui per leggere sulle dichiarazioni). Sulla stessa linea anche Rezza, dirigente di ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità, che frena sulla riapertura delle scuole.
Su La Repubblica interessante focus sul ritorno in classe: il mondo della scuola chiede a gran voce un ritorno in piena sicurezza, ma per farlo servono almeno tre miliardi di euro e un piano ben chiaro. Lezioni miste in aula e a casa, didattica anche il sabato e cantieri in estate per ristrutturare gli edifici.
Non solo: in vista di una possibile riorganizzazione delle scuole sarebbe importante anche un aumento dello stipendio per gli insegnanti all’interno di un vero rinnovo contrattuale: 100 euro netti in busta paga da mantenere anche quando l’emergenza sarà finita.
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