Pasti a mensa con insetti dentro il piatto, topi che girano tra le aule, calcinacci che vengono giù per la pioggia: tra gli oltre 40 mila plessi scolastici, in Italia ci sono anche queste realtà. E quando ne emergono diverse nella stessa giornata, riguardanti istituti del primo ciclo, dove l’attenzione dovrebbe essere massima per la tenerissima età degli alunni, è il caso di fermarsi a riflettere. Il problema va oltre la manutenzione mancante, che è già di per sé grave, considerato che la metà degli istituti sono delle costruzioni datate almeno 50 anni: il dubbio è che, in questi casi purtroppo non isolati, sia venuto meno anche il mantenimento dell’igiene dell’ambiente scolastico.
Accade che a una scuola primaria comunale di Firenze in un piatto di insalata servito alla mensa spuntino un ragno e un baco.
I bambini lo hanno detto ai genitori ed alcuni di loro, allarmati, hanno fatto scattare il controllo dei carabinieri del Nas di Firenze, in questo periodo già impegnati in controlli di routine nelle mense delle scuole del territorio.
Così, i militari hanno ispezionato i locali della scuola, dove avviene solo lo sporzionamento delle pietanze e dove i piatti vengono serviti, e il centro di cottura che serve l’istituto.
In entrambi i casi, secondo quanto emerso, non sarebbero state rivelate carenza igienico sanitarie. Meglio così.
Dal plesso “Codignola” dell’istituto comprensivo “Vittorio Alfieri” di Crotone, invece, giunge la notizia che la scuola resterà chiusa per tre giorni: fino sabato. Il motivo? La presenza di topi, denunciata in questo caso direttamente dal dirigente scolastico dell’istituto.
Lo ha disposto, con una specifica ordinanza, il vicesindaco, Benedetto Proto, al fine di consentire la derattizzazione interna ed esterna della scuola.
Sarà il Dipartimento igiene e salute pubblica dell’Azienda sanitaria provinciale di Crotone ad eseguire la derattizzazione della scuola.
Un altro istituto comprensivo, di Napoli, diverse classi del 63esimo circolo didattico Andrea Doria di Fuorigrotta, sono invece rimaste a casa a seguito alla caduta di calcinacci, causata dalla pioggia intensa dei giorni precedenti.
Molti genitori degli alunni della scuola – scrive l’Ansa – hanno preferito non portare a scuola i propri figli, in attesa di avere certezze sul reale stato di agibilità dell’istituto.
Una delegazione di genitori, insieme con il rappresentante di circolo, Romolo Piscitelli, secondo quanto riferiscono i diretti interessati “si è vista rifiutare la possibilità di protocollare una richiesta per chiedere una verifica di agibilità della scuola, da parte della direzione scolastica”. Di fronte al diniego, sono stati allertate le forze dell’ordine.
Due pattuglie del vicino commissariato di polizia San Paolo sono accorse sul posto. I genitori, secondo quanto si apprende, non sono intenzionati a indietreggiare di un passo né hanno intenzione di mandare i figli a scuola finché non avranno garanzie sulle condizioni di sicurezza della scuola.
“Non vogliamo che ci scappi il morto – dicono i genitori sempre all’agenzia di stampa – siamo molto preoccupati, per questo protestiamo”.
L’istituto scolastico Andrea Doria, fanno sapere, “versa in condizioni precarie da tempo: palestra inagibile da anni, cortile interdetto, settore C destinato alle classi dell’infanzia al collasso per deficienze dell’impianto fognario”.
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