Scuole luogo di contagio? Ipotesi smentita. A sostenerlo, nel corso della trasmissione “Sette storie” in onda su Rai uno, è stata l’epidemiologa Sara Gandini del gruppo “Pillole di ottimismo”.
“Abbiamo fatto un po’ di analisi, confrontando alcune città in base alla riapertura delle scuole, ad esempio Roma con Napoli. Sebbene le scuole abbiano aperto 10 giorni prima a Roma di Napoli, i numeri dei positivi sono cominciati a crescere prima a Napoli di Roma. L’apertura della scuola non corrisponde all’aumento dei casi, è esattamente l’opposto.
In Sicilia c’è un’incidenza bassissima, lo 0,53%, suddiviso così: 0,12% infanzia, 0,35% primaria, 0,56% media, 0,92% 2° grado.
Abbiamo analizzato un database che riguarda il Veneto. Nelle famiglie la trasmissione avviene meno da parte dei giovani verso gli adulti (61,3%) e più frequentemente dagli adulti ai giovani (16,1%). I giovani si ammalano meno e contagiano meno rispetto agli adulti”.
Infine i dati allarmanti dell’Unicef, secondo il quale 24 milioni di bambini abbandonano la scuola causa Covid, 463 milioni di giovani sono esclusi dalla Dad e privi di qualsiasi forma di istruzione. Solo il 69% degli studenti è stato potenzialmente in grado di usufruire della didattica a distanza.