Il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, a margine della presentazione dell’iniziativa “Info Giubileo”, contrariamente al ministro degli interni, Angelino Alfano, dà qualche avvertimento meno rassicurante: attenti alle scuole e ai musei
“Le scuole, le università e i musei fanno parte di queli ‘luoghi di aggregazione’ definiti come obiettivi sensibili nell’ordinanza della Questura di Roma” che ha istituito il piano sicurezza nella Capitale in vista del Giubileo, “ma se qualcuno immagina che il contatto si espliciti con una camionetta dell’Esercito e due militari h24 davanti le scuole o i musei si sbaglia: invito a fare il calcolo di quanti luoghi del genere ci sono a Roma”.
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“Nemmeno l’esercito degli Stati Uniti potrebbe garantire questo tipo di sorveglianza, altrimenti avremo più militari che cittadini. Troppo spesso si pensa che la sicurezza passa con questo strumento, invece è importante l’attività invisibile” di forze dell’ordine e intelligence, ha aggiunto. “Da oggi – ha proseguito – trovano applicazione le misure” di sicurezza per il Giubileo “contenute nell’ordinanza della Questura di Roma: come già si percepisce le misure sono ancora più stringenti, la presenza delle forze dell’ordine è più di immediata percezione, ma non cambierà nulla per la libertà e i diritti dei cittadini, perchè stiamo utilizzando gli strumenti che il nostro ordinamento mette a disposizione”. “Questo Giubileo – ha ricordato il prefetto – non si terrà nè in un’area definita, nè in un tempo breve: è un evento che si prolungherà per 350 giorni, con picchi sia riferiti alla complessità degli eventi che al numero dei turisti che si sommeranno ai pellegrini: la primavera sarà uno dei momenti più problematici, con la Settimana Santa, la Pasqua e il tempo dell’anno con più turisti a visitare i musei e i beni culturali”. Per questo “moduleremo gli interventi e le iniziative anche a seconda della complessità degli eventi e abbiamo immaginato una sorta di ‘classifica’ degli eventi, da quelli straordinari con oltre 300.000 persone ad altri meno impegnativi. Il cuore della gestione laica del Giubileo sarà sotto la direzione della Prefettura, cui spetta il coordinamento operativo. Se ci saranno criticità di ordine e sicurezza pubblica – ha concluso Gabrielli – la gestione tecnica-operativa passerà alla Questura, mentre quella politica-amministrativa rimarrà alla Prefettura”.
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