L’articolo 2, comma 3 del Decreto Legge 44 del 1° aprile 2021, confermando quanto definito dai diversi provvedimenti che si sono succeduti dall’inizio della pandemia, prevede che “sull’intero territorio nazionale resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, secondo quanto previsto dal decreto del Ministro dell’istruzione n. 89 del 7 agosto 2020 e dall’ordinanza del Ministro dell’istruzione n. 134 del 9 ottobre 2020, garantendo comunque il collegamento telematico con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata.”
Lo ricorda la nota ministeriale n. 491 del 6 aprile, con la quale il MI ha fornito indicazioni sull’applicazione alle scuole delle misure contenute nel suddetto decreto.
Ricordiamo che ora, in zona rossa, almeno fino al 30 aprile, le scuole sono sempre in presenza fino alla prima media, mentre per seconda e terza media e per tutte le superiori la DAD è al 100%.
Tuttavia, la nota ministeriale, ribadisce la possibilità di svolgere, anche nelle zone rosse, attività in presenza per laboratori e inclusione scolastica di alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali. In proposito, il Ministero rinvia integralmente alle indicazioni contenute nella nota della Direzione Generale per lo Studente, l’Inclusione e l’Orientamento scolastico 12 marzo 2021, prot. n. 662, riguardanti gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali che necessitino di mantenere una relazione educativa atta a consentire l’effettiva inclusione scolastica.
Tale nota, ricordiamo, stabiliva che le istituzioni scolastiche non dovranno limitarsi a consentire la frequenza solo agli alunni e agli studenti disabili o con BES o DSA, ma al fine di rendere effettivo il principio di inclusione valuteranno di coinvolgere nelle attività in presenza anche altri alunni appartenenti alla stessa sezione o gruppo classe – secondo metodi e strumenti autonomamente stabiliti e che ne consentano la completa rotazione in un tempo definito – con i quali gli studenti BES possano continuare a sperimentare l’adeguata relazione nel gruppo dei pari, in costante rapporto educativo con il personale docente e non docente presente a scuola.