La Protezione civile della Sicilia ha diramato gli ultimi numeri riguardanti il terremoto di magnitudo 4.8 del giorno di S. Stefano sull’Etna. Controllate 42 scuole: 35 sono agibili, 5 parzialmente agibili (una ciascuna a Santa Venerina e a Aci Catena e tre ad Acireale), due di Acireale non agibili.
Quando una scuola si può considerare sicura?
Un edificio si può considerare sicuro quando rispetta un insieme di requisiti strutturali, impiantistici ed ambientali; quando al suo interno sono applicate e controllate un insieme di regole e quando è presente un coordinamento di soggetti che, a vario titolo, si impegnano a garantire le migliori condizioni di lavoro sotto il profilo della sicurezza.
Manutenzione e messa in sicurezza
Per le scuole dell’infanzia e per le primarie e secondarie di primo grado, l’ente locale competente è il Comune; per le scuole secondarie di secondo grado (o scuole superiori) e per gli Istituti artistici, l’ente competente è la Provincia.
I Comuni e le province hanno l’obbligo di occuparsi della manutenzione ordinaria degli edifici scolastici, di effettuare i lavori edilizi di una certa importanza, gli interventi strutturali e gli adeguamenti degli impianti elettrici, termici, nonché di rilasciare le certificazioni di idoneità, agibilità e conformità.
Sospensione e chiusura delle attività
Come già segnalato più volte da questa testata, secondo l’attuale normativa per chiusura temporanea della scuola si intende un provvedimento con il quale, per cause di forza maggiore, si preclude l’accesso ai locali dell’edificio scolastico a chiunque, ovvero sia all’utenza (studenti, genitori), sia a tutto il personale che ci lavora, sia a persone esterne, per un arco di tempo stabilito.
Questo provvedimento si distingue da quello di sospensione delle lezioni o delle attività didattiche, che comporta, per gli alunni, l’interruzione dell’obbligo dalla frequenza delle lezioni mentre il personale Ata, i docenti o altre persone che collaborano con la scuola, possono accedere all’edificio scolastico, che rimane aperto per le altre eventuali o ordinarie attività d’istituto (ad es. riunioni degli organi collegiali già programmate, servizi amministrativi e ausiliari ecc.).