Nel 2012/13 i bambini che frequentavano le scuole dell’infanzia erano 1.650.000, l’anno dopo erano molti di meno, 1.030.000 con una perdita secca di più di 600mila unità: è il dato che emerge, senza nessuna ulteriore spiegazione, dalla relazione della Corte dei Conti.
Ma, ovviamente, si tratta di un errore; la Corte dei Conti, infatti, ha fornito due dati non omogenei: in quelli fino al 2012/13 sono conteggiati anche i bambini delle scuole paritarie, mentre a partire dall’anno successivo la statistica riguarda esclusivamente la scuola statale.
A parte questa anomalia (la segnaliamo perché nella relazione della Corte non c’è nessuna annotazione esplicativa) il corposo documento (più di 130 pagine fitte di numeri, dati, tabelle e grafici) fornisce abbondante materiale di studio e riflessione.
La prima parte della relazione propone anche una sintesi della normativa sull’argomento, aggiornata al decreto legislativo n. 66 del 13 aprile 2017.
Per il resto i dati confermano quanto è già noto da tempo e cioè che nel corso degli ultimi anni il numero degli alunni disabili è aumentato progressivamente.
Nell’infanzia, per esempio, si è registrato questo trend
2013/14 14.700 disabili su un totale di 1.030.000 alunni (1,43%)
2014/15 14.600 disabili su un totale di 1.020.000 alunni (1,43%)
2015/16 16.600 disabili su un totale di 1.000.000 alunni (1,66%)
2016/17 19.300 disabili su un totale di 978.000 alunni (1,97%)
Corrispondentemente è aumentato anche l’organico complessivo del sostegno
2013/14 9.800 posti
2014/15 10.500
2015/16 11.900
Nella primaria si è passati da poco meno di 77mila disabili nel 2013/2014 a 81mila nel 2016/17, nonostante che nello stesso periodo la popolazione scolastica complessiva sia diminuita di più di 25mila unità
Anche in quest’ordine di scuola l’organico di sostegno è aumentato passando da 41.500 a 46.800 posti.
Complessivamente dai 110mila posti del 2013/14 si è arrivati a 127mila.
La relazione fornisce anche un dato particolarmente curioso che riguarda il numero di sentenze e di ordinanze degli organi di giustizia a proposito dei ricorsi presentati dalle famiglie contro l’assegnazione delle ore di sostegno.
Il dato rguarda solo il 2016/17quando si erano registrati circa 500 provvedimenti giurisdizionali a seguito dei quali erano state concesse altre 4.300 ore di sostegno. Dei 500 provvedimenti, 400 riguardavano la Scilia, 40 la Lombardia e 25 Lazio e Campania; nelle altre regioni i provvedimenti si contano sulle dita di una mano, in alcune regioni sono addirittura assenti.
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