La notizia del crollo è data dal Corriere della Sera che riferisce dell’ennesimo episodio riguardante lo stato precario delle strutture edili delle nostre scuole. Il crollo si è verificato poco dopo le 10 di venerdì mattina 27 marzo 2014 all’interno dell’istituto di via Gorky 106, che ospita liceo classico, scientifico e linguistico. L’incidente è stato provocato, secondo il parere dei vigili del fuoco, dalla rottura di un mattone sottile, spesso circa 2 centimetri. L’aula nella quale è avvenuto il crollo è stata chiusa, ma il liceo è rimasto aperto, perché gli esperti non hanno riscontrato problemi strutturali. Gli studenti dl collettivo Casiraghi con riferimento al crollo dichiarano: “Numerosi e sparsi ovunque nella scuola sono i buchi del controsoffitto che non vengono coperti perché, come per ogni cosa, mancano le risorse finanziarie. Gocciola in molti punti della scuola, costringendo a ricorrere a secchi e a rendere temporaneamente inagibili alcune zone. È inaccettabile che uno studente non si possa sentire sicuro nemmeno nella sua scuola. Speriamo che il nuovo governo mantenga le promesse che ha fatto a proposito dell’edilizia scolastica, dato che la maggior parte delle scuole italiane necessitano di interventi tempestivi, per risolvere al più presto questa drammatica situazione”. Da notare che la causa della rottura del mattone è stata attribuita all’assestamento del cemento. A tal proposito si ricorda che le fessurazioni nel cemento possono essere il risultato di una combinazione di fattori come il ritiro igrometrico, la contrazione termica, i vincoli (esterni o interni) allo scorrimento, l’assestamento del sottofondo e i carichi di esercizio. Inoltre è da tener presente che tali fessurazioni possono essere sensibilmente ridotte prendendo in considerazione le cause e utilizzando nei tempi dovuti azioni preventive.
La notizia del crollo del cancello alla “Frassati”
l’ha data La Stampa. Il giornale scrive che è stato un colpo di fortuna che il cancello sia caduto poco tempo prima del suono della campanella, perché altrimenti poteva procurare molto danno ai ragazzi soprattutto. u e quindi hi istanti prima
Tutto è successo, come scrive il giornale di Torino, alle otto meno dieci, quando il bidello nel togliere la catena che tiene chiuso il cancello se l’è visto precipitare addosso.
Questione di istanti e quella porta arrugginita caduta, segnalata più volte al Comune, avrebbe potuto provocato più danni.
L’operatore scolastico, dopo essere stato visitato al Pronto Soccorso del Maria Vittoria, se la caverà con cinque giorni di prognosi.
«Sono stata nominata preside di questa scuola due anni fa – dice la preside- E da allora che ho scritto all’Edilizia scolastica del Comune per segnalare i problemi dell’edificio. Compresi quello della porta di ingresso».
Dal Comune, promettono che lunedì si provvederà a sostituire la porta crollata. La questione è, come sempre, la scarsità di risorse, ma la preside racconta un singolare aneddoto:
Nel febbraio 2013, “per le elezioni, hanno spostato un seggio da una classe per il pericolo che crollasse un soffitto. Fino al giorno prima c’erano gli studenti. E nessuno si è mosso con tanta urgenza.”
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