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Scuole Lombardia e scuola zona rossa: dopo sentenza Tar, si attende il nuovo Dpcm

Gli studenti delle scuole superiori della Lombardia attendono di sapere se lunedì 18 gennaio rientreranno in classe o meno. Il 14 gennaio infatti il Tar della Regione ha sospeso l’ordinanza che imponeva la didattica a distanza fino al 24 gennaio. Dunque il rientro in classe da lunedì sarebbe pronto. C’è però la possibilità che la riapertura salti qualora i dati epidemiologici spediscano la Lombardia in zona rossa. In quel caso le misure prevedono la Dad al 100% e il ritorno tra i banchi ancora una volta rinviato.

Nel frattempo il prefetto di Milano Saccone e la direttrice dell’Ufficio Scolastico Regionale Celada hanno comunicato al presidente del Tar che verrà garantito ogni sforzo per una ripresa in sicurezza del mondo della scuola.

Il presidente della Regione Fontana e la vicepresidente Moratti hanno chiesto al prefetto chiarimenti sulla riapertura delle scuole, in particolare sul trasporto locale e sul servizio di vigilanza relativo agli assembramenti. I dirigenti intanto attendono indicazioni a meno di 72 ore dalla “possibile” riapertura.

Situazione pressochè simile in Emilia-Romagna e Sicilia, altre due Regioni in odor di zona rossa. Ieri la notizia del ricorso al Tar contro la decisione di Bonaccini che ha posticipato il rientro al 25 gennaio. Mentre Musumeci, che ha chiesto per due settimane la zona rossa, vedrebbe confermata la decisione di riaprire le scuole l’1 febbraio, ma resta il dubbio sul primo ciclo che dovrebbe rientrare il 18 gennaio. Anche qui il Dpcm potrebbe cambiare lo scenario.

E mentre il Lazio ha potenziato i trasporti, anche la Puglia sembra avere numeri incoraggianti per la riapertura prevista lunedì 18 gennaio.

Daniele Di Frangia

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