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Scuole occupate, i giorni persi andrebbero recuperati in estate: è la proposta del preside Rusconi per mettere un freno a quanto sta accadendo

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Sulle occupazioni delle scuole di questi giorni abbiamo sentito il dirigente scolastico Mario Rusconi, presidente dell’ANP Roma.

Che ne dice, preside di quello che sta accadendo nelle scuole romane (e non solo)?

Le gravi devastazioni avvenute durante l’occupazione del liceo Virgilio comune a quasi tutte le occupazioni delle scuole superiori romane ancora una volta confermano che questo triste rito autunnale è portato avanti da una minoranza di studenti particolarmente aggressivi

Non le pare di dare un giudizio un po’ troppo duro?

Ma neanche per idea, io sto ai fatti e bisogna prendere atto che in ciò che sta accadendo non c’è nulla di quel desiderio di partecipazione democratica che alcuni adulti incautamente si sforzano di vedere.

Però con gli studenti bisogna dialogare, non basta dire che non conoscono le regole della democrazia

Noi presidi siamo quotidianamente e costantemente impegnati a dialogare in modo aperto e costruttivo con gli studenti ma non possiamo fare a meno condannare ogni episodio di sopraffazione e di violenza

A cosa si riferisce ?

La documentazione fotografica che sta girando in rete è inequivocabile: siamo di fronte ad azioni di distruzione dei beni pubblici e di impedimento dello svolgimento delle lezioni.

Lei cosa proporrebbe?

Intanto bisognerebbe consentire l’identificazione degli occupanti da parte delle forze dell’ordine (ovviamente nessuno studente deve essere toccato durante i controlli) in modo che poi si possano far pagare ai genitori i danni fatti dai loro bambini rivoluzionari.

Basta così?

No, bisognerebbe stabilire anche che ogni giorno di occupazione debba essere recuperato durante il periodo delle ferie estive oppure durante i sabati e le domeniche in maniera.

Ma ci sono anche esponenti politici che dicono che le occupazioni rappresentano esperienze di crescita democratica.

Il presidente di un Municipio romano che – mi dicono – sarebbe più vicino ai centri sociali che alla sua stessa maggioranza politica ha attaccato la ds e noi presidi, da me rappresentati, in quanto incapaci di comprendere le motivazioni democratiche dell’occupazione! D’altronde, sostiene questo presidente, gli studenti che occupano discutono di tematiche di grande rilievo, dalla guerra di Gaza ai provvedimenti di politica economica del Governo. Ecco, questo è il livello di molti personaggi della classe dirigente italiana, purtroppo persino al vertice di istituzioni importanti come un Municipio di centinaia di migliaia di abitanti.