Le scuole paritarie sono in crisi. E il Governo cerca di dargli una mano, dando loro la possibilità di accedere a finanziamenti di origine comunitaria, ma anche più risorse nazionali.
A ricordarlo è stata la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, in occasione della presentazione del 19mo rapporto sulla scuola cattolica in Italia: “Stiamo andando avanti” sulla strada che porta a una reale parità scolastica, perchè “nella Legge di Stabilità 2017, ad esempio, si prevede l’utilizzo dei fondi europei anche per le scuole paritarie“.
Per quanto riguarda la parte economica la ministra ha ammesso che resta aperta la questione del costo standard: “faccio fatica a costruire un gruppo plurale su questo tema, ma lo farò” ha assicurato. Ha insistito, infine, sulla necessità di rilanciare un patto di corresponsabilità tra scuola e famiglia, ma anche con la società nel suo complesso.
L’obiettivo comune di scuola statale e paritaria “è costruire nella società comunità educanti che diano centralità alla qualità degli apprendimenti” ha spiegato la ministra convinta che “il tema non siano soltanto le risorse”.
Gli fa eco il sottosegretario al Miur, Gabriele Toccafondi, che ricorda i finanziamenti accordati dal Governo: “Il fondo per le paritarie, ovvero 12.000 scuole e 940.000 studenti, quest’anno è di 574 milioni di euro complessivi. Di questi fondi 23 milioni riguardano la disabilità e 50 milioni in più per l’infanzia. Abbiamo creato – ha detto in occasione della presentazione del rapporto nazionale – le detrazioni fiscali per le famiglie ormai a 800 euro l’anno per figlio, school bonus e fondi alternanza per l’intero sistema e da pochissimi giorni è stato ottenuto il via libera per partecipare con progetti ai fondi europei Pon“.
Le parole della ministra arrivano nel giorno in cui si decreta ufficialmente, attraverso il XIX rapporto nazionale Cei, lo stato di crisi delle scuole paritarie, di cui molte di stampo cattolico: in assoluto, comprese quelle laiche, tra il 2009 e il 2016, hanno registrato 135mila studenti in meno, mentre le scuole chiuse sono 580. In un solo anno si sono registrati addirittura 24.239 alunni in meno, con 204 scuole chiuse nelle istituzioni scolastiche cattoliche.
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