L’Ufficio scolastico regionale per la Toscana lancia l’allarme: non si trovano insegnanti abilitati per le scuole paritarie. Di conseguenza, gli istituti dovranno assumere non abilitati spiegando però le ragioni della propria scelta.
Quello che lamentano le scuole paritarie, sia in Toscana che nel resto d’Italia, è che dopo l’applicazione delle disposizioni della legge 107/15 è diventato ancora più difficile trovare docenti liberi che soddisfano i requisiti richiesti, perché molti di questi sono stati assunti nella scuola statale, si legge su Il Sole 24 Ore.
Pertanto, resta intatto il principio della legge 62/2000 che, all’articolo 1 comma 4, prevede che la parità è riconosciuta alle scuole non statali che ne fanno richiesta, in possesso di determinati requisiti, che s’impegnano a reperire personale docente fornito del titolo di abilitazione.
L’USR Toscana con la nota 15627 del 10/10/2017, chiede l’intervento del Miur, in quanto, oltre a chiarire i procedimenti di concessione di parità ai nuovi istituti, sia su quello della vigilanza sulle scuole paritarie già funzionanti, espone il problema della difficoltà seria del reperimento del personale docente provvisto di abilitazione all’insegnamento.
Problema che anche le scuole paritarie già esistenti portano avanti da molto tempo.
Inoltre l’Ufficio scolastico toscano fa notare la discriminazione fra statali e paritarie, con quest’ultime che non possono assolutamente far ricorso a docenti non abilitati, mentre le scuole statali possono – a determinate condizioni – attingere a personale non abilitato.
A questo punto, fino al chiarimento che si aspetta dal Ministero dell’Istruzione, l’USR Toscana procederà in questo modo: “In attesa di diversa indicazione questo USR eserciterà le proprie funzioni, anche di vigilanza, eventualmente attraverso le proprie articolazioni territoriali, chiedendo alle scuole che risultassero non avere docenti abilitati di giustificare le modalità con le quali è stata condotta la ricerca di personale dotato dei requisiti previsti e le ragioni di forza maggiore che ne hanno impedito il reperimento. Le ragioni addotte dalle scuole potranno poi essere oggetto di riscontro nell’ambito delle visite ispettive programmate”.
Il provvedimento dell’USR Toscana farà discutere senz’altro, anche perché creerebbe un precedente e soprattutto una via alternativa, seppur momentanea, per utilizzare docenti senza abilitazione nelle scuole paritarie di tutto il territorio nazionale, con gli USR d’Italia che prenderebbero spunto dai colleghi toscani.
Nota Scuole Paritarie USR Toscana
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