Ha preso il via dalla città “più italiana” all’estero l’anno scolastico delle scuole italiane attive nell’emisfero australe: la cerimonia di inaugurazione si è svolta il 16 marzo nella scuola paritaria ‘Eugenio Montale’ di San Paolo, la megalopoli che vanta la maggiore presenza di oriundi italiani al mondo, pari a quasi il 50% della sua popolazione di oltre 12 milioni di abitanti.
L’iniziativa, scrive l’Ansa, è stata organizzata dall’Ufficio V della Direzione generale per la diplomazia pubblica e culturale della Farnesina (responsabile del coordinamento del Sistema della formazione italiana nel mondo) e si è mossa sulla stessa linea dell’inaugurazione dell’anno scolastico delle scuole del territorio nazionale, da parte del presidente della Repubblica, e di quello delle scuole italiane all’estero dell’emisfero boreale, realizzatosi a Barcellona nel settembre scorso.
Sparsi per il mondo oggi vi sono oltre cento istituti scolastici italiani (sei statali, tutti gli altri paritari), dove operano, in cicli di massimo sei anni, circa 800 dipendenti tra insegnanti, Ata e dirigenti scolastici.
L’obiettivo è quello di valorizzare e rafforzare la rete estera delle scuole italiane paritarie, anche per promuovere la diplomazia culturale.
In generale, sulle circa 10 mila scuole paritarie in Italie e le 100 all’estero, il Governo Meloni è compatto su questa linea, tanto che con la Legge di Bilancio sono stati stanziati ulteriori aiuti per le scuole paritarie.
A fine 2022 per questi istituti scolastici (diversi a rischio chiusura anche per il calo di iscrizioni accusato con la pandemia da Covid) sono infatti arrivati altri 70 milioni, portando a 620 milioni la somma per le scuole paritarie, dopo i 550 milioni del governo Draghi.
E ad inizio 2023 anche i Comuni sono andati in soccorso degli istituti paritari.
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un messaggio letto all’avvio della cerimonia ha espresso il suo sostegno anche per quelle collocate all’estero: “mi auguro che quella odierna sia la prima di una serie di occasioni per intensificare il dialogo tra scuole italiane, in Italia e all’estero, in uno spirito di condivisione di esperienze virtuose e buone pratiche”, ha detto il capo della Farnesina.
“Sono certo – ha continuato – che l’esperienza scolastica vi darà gli strumenti per realizzare le vostre aspirazioni e i vostri sogni, e che la lingua e la cultura italiane potranno essere parte essenziale della vostra identità, di studenti e cittadini del mondo”.
Tajani ha anche rivolto “un pensiero particolare alla Eugenio Montale di San Paolo, che ospitando la celebrazione odierna si fa ambasciatrice della scuola e del modello educativo italiani nel mondo”.
Il giorno prima anche il ministro dell’istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara aveva speso delle parole positive per le scuole paritarie: intervenendo al convegno ‘La sfida Erasmus CreaSteam i risultati di un progetto europeo’, promosso da Fidae, il titolare del dicastero bianco ha detto che il ministero ha “deciso di ricomprendere anche le scuole paritarie tra i beneficiari delle risorse Pnrr”, perché ritiene “che in Italia la scuola pubblica sia scuola pubblica a 360 gradi, senza alcuna distinzione, si tratta di risorse importanti che saranno distribuite”.
“La prima distribuzione di risorse – ha continuato Valditara – l’abbiamo fatta per l’accoglienza degli studenti ucraini, a ben 223 scuole paritarie che avranno finanziamenti per l’accoglienza di ragazzi ucraini“.
Si tratta, ha concluso il ministro, di un “progetto molto più ampio che non riguarda solo il Pnrr o la partecipazione al progetto Erasmus ma un coinvolgimento molto ampio della scuola paritaria proprio perché pubblica a tutti gli effetti“.
Già ad inizio 2023 il ministro Giuseppe Valditara si era espresso sulla necessità di “creare un contesto in cui non ci sia differenza di trattamento tra la scuola statale e non statale”.
“Ho istituito un tavolo per la parità scolastica, con un gruppo di esperti che ho invitato a ragionare a 360 gradi su tutti i temi legati alle scuole non statali non profit. Non si tratta solo di trovare qualche finanziamento in più, ma di garantire l’effettivo inserimento nel sistema di queste scuole, molto più di quanto non sia oggi. Io ritengo che le scuole paritarie debbano avere una effettiva pari dignità. Insomma, che si debba creare un contesto in cui non ci sia differenza di trattamento tra la scuola statale e quella non statale”, aveva detto Valditara suscitando più di qualche reazione contrariata.
Grazie ad una rete globale di istituzioni educative, il Sistema della formazione italiana nel mondo punta alla diffusione della lingua e della cultura italiane a livello europeo ed internazionale.
In questo potrà farsi aiutare dai circa “300 mila studenti nel mondo che, insieme alle loro famiglie, attualmente hanno scelto un’istruzione a tutti gli effetti italiana”, ha osservato a sua volta il direttore centrale per la Promozione della cultura e della lingua italiana, Alessandro De Pedys, presente alla cerimonia.
San Paolo, inoltre, è “un terreno particolarmente fertile per la valorizzazione del nostro sistema educativo, per l’insegnamento della nostra lingua e per la promozione dei nostri valori”, ha infine sottolineato nel suo intervento il console generale d’Italia a San Paolo, Domenico Fornara.
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