Le scuole paritarie, che per tutta la scorsa legislatura (2013-2018) hanno insistentemente perorato l’adozione del “Costo Standard” come modalità risolutiva del proprio finanziamento, tornano alla carica con il Seminario di studio svoltosi il 12 dicembre presso la Camera dei Deputati, assieme a Forza Italia (Maria Stella Gelmini e Valentina Aprea).
L’incontro è apparso di scarsa consistenza e poca utilità perché relatori e partecipanti erano fra loro omogenei per orientamento e già stra-convinti della salubrità del Costo Standard! Anche il ritorno mediatico è stato modesto e solo nei siti e nei social cattolici.
Comunque l’idea o la proposta è stata “rilanciata da Forza Italia, che potrebbe farne una sua bandiera nell’ipotesi di una eventuale ricostituzione dell’alleanza di centro-destra con il partito di Salvini”, eventualità che al momento appare piuttosto improbabile, remota, non attuale.
Sorprende come detto Seminario sulla condizione delle scuole paritarie abbia del tutto ignorato il “Gruppo di lavoro per la definizione del Costo Standard di sostenibilità“, costituito l’anno scorso con OM del ministro Fedeli e che avrebbe dovuto fornire precise risposte e conferme proprio sul “Costo Standard”, ma che inspiegabilmente non ha affatto lavorato, si è riunito una sola volta, il 20.12.2017, e ora sembra sia stato nascosto in qualche armadio segreto come un ingombrante scheletro!
Ciò nonostante il Costo Standard viene riproposto e trattato come se avesse superato brillantemente a pieni voti tutti gli esami e le verifiche!
Vincenzo Pascuzzi
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