Quante scuole paritarie in Italia e in quali gradi di scuola sono più presenti? Lo scopriamo dall’ultimo Focus del Ministero dell’Istruzione, dal titolo Principali dati della scuola – Avvio Anno Scolastico 2021/2022.
I dati sulle scuole paritarie si riferiscono all’anno scolastico 2020/2021. Nel precedente anno scolastico le scuole paritarie – si legge nel report – erano 12.202 e gli studenti frequentanti 814.390.
La scuola dell’infanzia si conferma, benché in decrescita, il settore educativo in cui si concentra il maggior numero di alunni (in valore assoluto) delle scuole paritarie: 470.294 bambini (dei complessivi 800mila alunni) distribuiti in 8.634 scuole. Di fatto metà dei frequentanti una scuola paritaria occupa i banchi di una scuola dell’infanzia, un dato che potrebbe venire parzialmente eroso dall’investimento che il Ministro Bianchi ha in programma di fare sulla scuola 0-6 anni, grazie ai fondi del Pnrr, come abbiamo riferito più volte.
La presenza di più scuole pubbliche per la fascia 0-6, infatti, potrebbe spostare una fetta di alunni negli istituti statali.
Ma che significa scuola paritaria e quale differenza intercorre tra scuole paritarie e scuole private? Lo chiarisce il Ministero dell’Istruzione.
La legge 62 del 2000 ha stabilito (al comma 7 dell’articolo 1) che, dopo tre anni dalla sua entrata in vigore, le varie tipologie di scuole non statali previste dall’ordinamento allora vigente (autorizzate, legalmente riconosciute, parificate, pareggiate…) sarebbero state ricondotte a due: scuole paritarie e scuole non paritarie.
A seguire i chiarimenti del Mi.
Le scuole paritarie svolgono un servizio pubblico e sono inserite nel sistema nazionale di istruzione. Per gli alunni, la regolare frequenza della scuola paritaria costituisce assolvimento dell’obbligo di istruzione.
Il riconoscimento della parità garantisce:
Le scuole non paritarie sono sempre di natura privata, e sono iscritte in elenchi regionali aggiornati ogni anno, reperibili sul sito internet dell’Ufficio scolastico regionale competente per territorio.
La regolare frequenza della scuola non paritaria da parte degli alunni costituisce assolvimento dell’obbligo di istruzione, ma esse non possono rilasciare titoli di studio aventi valore legale né attestati intermedi o finali con valore di certificazione legale.
Pertanto gli studenti devono sostenere un esame di idoneità al termine di ogni percorso scolastico oppure se vogliono trasferirsi in una scuola statale o paritaria.
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