Attualità

Scuole paritarie, sbloccati 300 mln di euro per aiutare le famiglie

Esprime soddisfazione sr. Anna Monia Alfieri (referente scuola USMI Nazionale) alla notizia che sono stati sbloccati i fondi di 300 mln di euro destinati ad aiutare le famiglie che in tempo di lockdown non sono riuscite a pagare due volte, con le tasse e le rette, la libertà di scegliere una scuola paritaria. Fondi che, ricorda Alfieri, sono pari a 343 per allievo, ottenuti grazie al voto delle forze del governo (PD-IV-LEU) che hanno votato con le opposizioni (FI-Lega-Fdi-Udc-NCI-Cambiamo), contro gli alleati 5 Stelle. Per questo motivo sr. Anna Monia evidenzia che, a suo avviso, lungo questi giorni l’ideologia di questi ultimi ha pesato negativamente, benché la Ministra Azzolina – non più tardi di ieri – abbia ribadito di non avere alcuna preclusione verso le paritarie. E’ caduta la muraglia dell’ideologia a colpi di calcolatrice, dichiara sr. Anna Monia, soddisfatta e grata verso le centinaia di migliaia di persone scese in campo.

Ma non nasconde il rammarico per i gravi ritardi che hanno visto chiudere quelle scuole paritarie già altamente indebitate a causa di rette molto basse. Quei presidi di libertà ormai sono persi ed è certamente l’epilogo per molte di queste scuole con rette tra i 2.500 e i 3.500 euro all’anno. Ogni alunno, indipendentemente dal Corso, allo Stato ne costa 8.500,00.

Inoltre esprime soddisfazione ancora maggiore per le dichiarazioni, a favore del pluralismo educativo e del ruolo delle scuole paritarie, che giungono dalla viceministra all’Istruzione, Anna Ascani: «Le scuole paritarie svolgono un ruolo fondamentale nel nostro sistema di istruzione. Dobbiamo mettere tutti nelle condizioni di operare al meglio per il bene di bambini e ragazzi». Ugualmente positivi gli alleati di Governo, come Iv e Leu, che lungo questi mesi hanno saputo accogliere i numerosi assist lanciati dalle forze dell’opposizione; queste ultime, in modo maturo e costruttivo, hanno saputo anteporre a tutto il maggior interesse dei minori.

Sr. Anna Monia non nasconde il suo entusiasmo per quella che definisce la “maggioranza politica” che si è costituita intorno al tema scuola ed è certa che il dramma del covid abbia segnato un passo differente nella ripartenza della scuola italiana. Le premesse ci sono tutte per rivedere le linee di finanziamento del sistema scolastico.

A quasi 200 giorni dalla maratona rumorosa ed efficace delle Scuole Paritarie, saranno consegnate alla Ministra e al governo le firme raccolte per le due petizioni sui costi standard di sostenibilità per allievo e sui patti educativi, che ad oggi contano quasi 100 mila firme.

Petizione
SOS scuola: salviamo la libertà di educazione e il diritto allo studio

Petizione
Coronavirus: rischio l’educazione di milioni di studenti italiani

In questa circostanza sr. Anna Monia rilancia l’appello alla Ministra Azzolina e anche alla vice Anna Ascani con delega alle paritarie: faccia ripartire il diritto all’istruzione per tutti gli 8 Mln di studenti, siglando patti educativi fra scuole statali e paritarie; completi il percorso “nuove linee di finanziamento con i costi standard di sostenibilità per allievo” iniziato con i ministri da Gelmini a Fedeli e bruscamente interrotto dal Movimento 5 stelle, mentre la stessa Ministra dichiara – anche ieri in commissione cultura – di non avere alcuna preclusione ideologica nei confronti delle Paritarie.

Nel contempo, sr. Alfieri rinnova l’invito anche al Premier Conte di raccogliere questo patrimonio di idee, questa maggioranza politica senza precedenti e, nel 20^ della Legge sulla Parità, di completare in modo definitivo il percorso di autonomia, parità e libertà di scelta educativa anche in Italia come in Europa. Le condizioni ci sono tutte.

In queste ore si discute in Senato il decreto Agosto: numerosi sono gli emendamenti a favore, che le opposizioni e certamente le componenti della maggioranza ripresenteranno – emendamenti tutti stralciati o non ammessi negli ultimi sei mesi – con la convinzione che o il covid incontra il talento del Premier, e in tal modo diventerà un trampolino di rilancio, oppure resterà per il Paese, una tragedia senza precedenti. Siamo agli ultimi atti.

Redazione

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