Ogni anno che passa, gli edifici scolastici fanno sempre più paura: lo dice il Rapporto di Cittadinanzattiva, dal quale emerge che oggi in Italia negli istituti scolastici si registra un crollo ogni tre giorni, il peggior dato degli ultimi anni.
Ne deriva, si legge nel rapporto, la necessità di fondi e di interventi in un alto numero di scuole. L’ultimo studio sulla sicurezza scolastica, evidenzia come solo una scuola su quattro sia in possesso del certificato di agibilità statica, una su tre di quello di prevenzione incendi e dell’agibilità igienico-sanitaria, poco più della metà del collaudo statico.
Emergono notevoli disomogeneità tra le varie aree del Paese: il Sud è molto indietro, poichè qui nemmeno il 20% delle scuole è in regola con questi adempimenti.
Nelle scuole nelle aree a rischio sismico, sono state solo 1.700 le verifiche di vulnerabilità sismica effettuate rispetto alle oltre 4.000 richieste dagli enti locali; fanalino di coda Calabria (solo 2% con verifica), Campania (4%) e Sicilia (7%), regioni in cui insistono un maggior numero di scuole in zone ad elevata sismicità.
A questo proposito, gli ultimi governi, a partire dal quello del Partito Democratico, hanno stanziato diversi miliardi di euro per la sicurezza.
Anche l’attuale esecutivo M5S-Pd ha previsto somme ingenti. “Sull’edilizia scolastica abbiamo molti fondi – ha detto il ministro Lorenzo Fioramonti durante la trasmissione Porta e Porta – ma abbiamo difficoltà a spenderli perché nel rapporto tra il governo e gli enti locali che in genere gestiscono questi percorsi c’è sempre difficoltà, io ho chiesto che nel mio ministero si crei un ufficio per accompagnare gli enti locali“.
Per il Codacons, il 46,8% degli edifici scolastici presenti sul territorio nazionale non possiede il certificato di collaudo statico, e il 53,8% non ha quello di agibilità o abitabilità: “nonostante i piani annunciati a reti unificate dai vari governi, infatti, poco o nulla è stato fatto per garantire salute e sicurezza di studenti e personale scolastico”.
“Basti pensare – conclude l’associazione dei consumatori – al problema dell’amianto, che dal recente censimento risulta ancora presente in 2.400 scuole, con un bacino di 350.000 alunni e 50.000 docenti coinvolti”, denuncia il Codacons.
Nei giorni scorsi, l’associazione dei consumatori ha denunciato che a partire dal 2001 l’amianto ha provocato 39 vittime: ancora oggi, lo respirano 50 mila docenti, Ata, dirigenti scolastici e 350 mila alunni.
Secondo Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale scuola di Cittadinanzattiva, è “prioritario che gli Enti locali garantiscano con urgenza gli interventi ordinari e straordinari di manutenzione e le indagini diagnostiche su soffitti e solai per scongiurare altri crolli. Poichè le procedure burocratiche per l’utilizzo effettivo dei fondi disponibili per l’edilizia scolastica sono eccessivamente farraginose: occorrono anche tre anni dalla progettazione alla effettiva realizzazione degli interventi di messa in sicurezza o costruzione di un nuovo edificio scolastico.
Per questi motivi, prosegue Bizzari, “chiediamo al nuovo Governo e al neo ministro Fioramonti di intervenire per la semplificazione delle procedure ed istituire o ripristinare con urgenza una struttura tecnica ed informativa per l’edilizia scolastica che sia di supporto agli Enti locali con carenza di risorse tecniche o umane, o di piccole dimensioni, per agevolarli nel reperimento di dati aggiornati sullo stato delle scuole, nell’accesso ai fondi e nella progettazione degli interventi”.
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