Anche in Puglia gli studenti delle superiori restano in DAD. Per il primo ciclo, scelgono invece le famiglie.
Il presidente della Regione Puglia ha emanato l’ordinanza num. 14, Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19.
ORDINANZA
L’ordinanza dispone che, con decorrenza dal 18 gennaio e sino a tutto il 23 gennaio 2021:
- L’attività didattica ed educativa per i servizi educativi per l’infanzia, per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione si deve svolgere in applicazione del D.P.C.M. 14 gennaio 2021, salvo quanto previsto al successivo punto;
- Le Istituzioni scolastiche del primo ciclo di istruzione garantiscono comunque il collegamento online in modalità sincrona per tutti gli alunni le cui famiglie richiedano espressamente per i propri figli di adottare la didattica digitale integrata, tenendo presente che agli studenti che hanno chiesto la didattica digitale integrata, non può essere imposta la didattica in presenza. Tale scelta è esercitata una sola volta e per l’intero periodo di vigenza della ordinanza, salvo deroga rimessa alle valutazioni del Dirigente scolastico;
- Le Istituzioni Scolastiche secondarie di secondo grado, nonché i CPIA, adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica, in modo che il 100 per cento delle attività sia svolta tramite il ricorso alla didattica digitale integrata. Resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata.
L’ordinanza prevede inoltre che le Istituzione Scolastiche comunichino, ogni lunedì della settimana, all’Ufficio Scolastico Regionale e al Dipartimento della Salute, attraverso la procedura predisposta sulla piattaforma www.studioinpuglia.regione.puglia.it, il numero degli studenti e il numero del personale scolastico positivi al covid-19 o in quarantena, nonché tutti i provvedimenti di sospensione dell’attività didattica adottati a causa dell’emergenza Covid.
Chi rientrerà il 18?
In sostanza, delle Regioni che avrebbero dovuto riaprire le scuole superiori da lunedì 18, restano: Piemonte, Lazio e Molise.
A queste deve aggiungersi l’Emilia Romagna, che aveva previsto come data di rientro il 25, ma che ha dovuto anticipare per via della sentenza del TAR.
La Lombardia, che pur aveva previsto il rientro il 18, ha dovuto slittare nuovamente per via del passaggio in zona rossa. La Puglia ha slittato il rientro al 25 gennaio.
In Sicilia, in zona rossa, saranno in presenza i servizi educativi per l’infanzia (asili nido), la scuola dell’infanzia, la primaria e il primo anno della scuola secondaria di primo grado, mentre per le altre classi si continuerà con la didattica a distanza.
In Campania, dal lunedì 18 sarà consentito il ritorno in presenza fino alla terza classe della scuola primaria, oltre alle classi dei servizi educativi e della scuola dell’infanzia e dei bambini e ragazzi con bisogni educativi speciali.