A Curno, in provincia di Bergamo, scoppia la polemica per le scuole senza certificazione anti incendio.
A lanciare l’allarme, un consigliere comunale che ha detto: “Per cinque anni la giunta pur sapendo che le scuole primarie Rodari e Giovanni XXIII erano prive delle necessarie certificazioni di sicurezza, ha fatto finta di nulla, lasciando che allievi e personale corressero i rischi connessi alla mancanza dei certificati di prevenzione incendi”.
Replica il sindaco: “In questi anni il Comune ha speso 200mila euro per le opere di adeguamento dei plessi scolastici. Alla Rodari sono stati sospesi alcuni interventi perché a fine anno scolastico sarà dismessa. Ma non è stato interrotto nulla che possa mettere in pericolo i bambini e gli insegnanti”.
Alla scuola Giovanni XXIII si sta provvedendo a intervenire sull’ultima prescrizione dell’Ats, che riguarda la scala antincendio esterna. Infine alla media Pascoli manca solo il sopralluogo finale da parte dei vigili del fuoco. Però
il primo cittadino ammette : “È vero che siamo inadempienti perché non abbiamo i certificati, come per altro accade in molti comuni, ma le carte sono una cosa, la sicurezza è un’altra. Gli adeguamenti sono costosi ed è un continuo di prescrizioni. Tuttavia, non è stato fatto nulla che possa mettere in pericolo i bambini”.