Nato a Lucca dall’intuizione pedagogica di Marco Orsi nei primissimi anni 2000 e sostenuto dalla Regione Toscana, il progetto “Scuola senza Zaino” avrebbe già contagiato più di cento gli istituti.
Si tratta di un vero e proprio metodo di insegnamento fondato su tre principi chiave: responsabilità, comunità e ospitalità. Niente cattedra, nè libri di testi tradizionali da portare in spalla giorno dopo giorno, perché l’apprendimento è anche fatto di relazioni, di ambienti ospitali e di flessibilità.
{loadposition eb-valore-formativo}
Nelle scuole senza zaino, si legge sul Sole 24 Ore, i banchi sono isole dove gruppi di alunni si incontrano per risolvere insieme problemi, i libri sono spesso sostituiti da materiali prodotti in classe dagli stessi allievi insieme agli insegnanti che non siedono in cattedra ma tra i bambini. Le classi sono fornite di schedari, computer, giochi, enciclopedie, libri, strumenti didattici, tavoli, angoli, pedane, mobili a giorno, archivi, pannellature, le attività sono organizzate come in un ufficio efficiente dove il sapere è condiviso e non imposto dall’alto di una cattedra. Il modello Senza Zaino viene applicato in oltre 160 scuole in tutta Italia
In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il Ministro dell’Istruzione…
Continuano in modo frenetico gli incontri tra organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL 2019/2021 e i…
L'insegnante di sostegno che è stata aggredita da una schiera di trenta genitori inferociti è…
“Nella Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole, il mio pensiero commosso va alle vittime…
La scrittrice Susanna Tamaro, in un'intervista rilasciata a Il Corriere della Sera, ha fatto una…
La recente sentenza della Corte di Cassazione del 11 giugno 2024 ha aperto una significativa…