Il Ministero dell’Interno, attraverso il proprio sito istituzionale che, chiusa la fase di sperimentazione del progetto “Scuole sicure”, con risultati positivi, il ministro dell’Interno Matteo Salvini rilancia l’iniziativa per il contrasto alla diffusione delle droghe e allo spaccio davanti alle scuole con uno stanziamento di oltre 4 milioni di euro.
Il nuovo bando 2019/2020 riguarderà 100 comuni, già individuati, che entro la fine di maggio dovranno presentare i progetti.
Il contributo, che si compone di una quota fissa di 20 mila euro, la stessa per tutti, e di una quota variabile, proporzionale alla popolazione residente al 1° Gennaio 2018, potrà essere destinato nel prossimo anno scolastico alla realizzazione di sistemi di videosorveglianza (a patto che non abbiamo già beneficiato di forme di contribuzione pubblica), all’assunzione a tempo determinato di agenti di Polizia locale, al pagamento delle prestazioni di lavoro straordinario del personale della Polizia locale, all’acquisto di mezzi ed attrezzature e alla promozione di campagne informative volte alla prevenzione e al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Considerando l’ampio utilizzo e l’alto numero di istituti collocati all’interno di ogni Comune, la cifra destinata dal Viminale appare tuttavia solo un “anticipo”.
La prima fase di sperimentazione del progetto “Scuole sicure” ha riguardato 15 capoluoghi di provincia (Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Padova, Roma, Torino, Trieste, Venezia e Verona) ed è stata realizzata con 2,5 milioni di euro, fondi stanziati dal Viminale per la sicurezza.
I risultati raggiunti:
- 13,4 chili di droga sequestrati tra marijuana, hashish, cocaina, eroina ed ecstasy;
- 340 istituti scolastici coinvolti;
- 17mila agenti, tra polizia locale e forze di polizia contro lo spaccio davanti alle scuole;
- 21 arresti;
- 33 persone denunciate;
- 700 le multe comminate;
- 8.000 servizi dedicati.